Una verità drammatica e toccante quella emersa successivamente al grave fatto verificatosi nel tardo pomeriggio di ieri, mercoledì 2 febbraio, alla stazione ferroviaria di Carmagnola. Erano da poco passate le 17 quando il convoglio 3313 partito pochi minuti prima da Torino e diretto a Savona è stato fermato per l’investimento di un uomo, che gli accertamenti successivi hanno portato a riconoscere in un 19enne residente a Cuneo.
Pochi i dubbi, da parte delle forze dell’ordine immediatamente intervenute sul posto, circa la natura dell’estremo gesto messo in atto dal ragazzo. Tragica la circostanza che ha visto la madre coinvolta nelle operazioni di identificazione: la donna, abituale pendolare tra Torino e Cuneo, viaggiava infatti sullo stesso convoglio. Terribile il presentimento vissuto dalla donna dopo che il figlio non l’aveva raggiunta a bordo del treno, mancando all’appuntamento che i due si erano dati telefonicamente poco prima.
I passeggeri del treno sono stati fatti poi proseguire tramite bus sostitutivi. Due le corse cancellate, mentre tutta la circolazione ferroviaria ha subito pesanti rallentamenti, con una dozzina di convogli che hanno subito ritardi di oltre un’ora.
COME CHIEDERE AIUTO
Una notizia terribile, che richiama la sempre più stringente attualità di una problematica, quella del disagio psichico e di quello giovanile in particolare, i cui contorni sembrano essersi allargati a causa dei lunghi mesi dell’emergenza sanitaria ancora in corso, richiamando l’esigenza di interventi concreti da parte della politica e delle istituzioni.
Opportuno in casi simili richiamare i diversi servizi di supporto psicologico offerti dalla rete della sanità pubblico e dalle organizzazioni di volontariato. Tra queste, il Telefono Amico, che risponde al numero 02/23.27.23.27 (attivo tutti i giorni in orario 10-24) o tramite chat Whatsapp al numero 345/036.16.28 (in orario 18-21). Un altro servizio è quello offerto da Samaritans Onlus al numero 06/77.20.89.77, servizio attivo tutti i giorni in orario 13-22.