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Politica | 04 febbraio 2022, 07:48

Centrodestra, vertice con Cirio per sciogliere le alleanze delle amministrative

Dopo il terremoto del Quirinale, Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia cercano di capire se sussistono ancora le ragioni per stare insieme. Ad inizio settimana un “caminetto” per affrontare i nodi di Cuneo, Mondovì, Savigliano e Borgo San Dalmazzo

Il presidente Alberto Cirio

Il presidente Alberto Cirio

Non si sono mai amati intensamente, ma ora più che mai devono trovare le ragioni per stare insieme altrimenti il banco salta.

Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, all’indomani del pasticcio scaturito durante le trattative per il Quirinale, devono capire se il centrodestra può ancora dar vita ad alleanze in vista delle amministrative.

Ad inizio settimana, con questo scopo, si terrà un “caminetto” cuneese ristretto tra i big dei tre partiti per valutare il da farsi.

Il tempo stringe, soprattutto se si votasse a maggio, e ad oggi non c’è nulla di concreto sul tavolo.

Per Cuneo era stato annunciato il candidato sindaco per novembre 2021, ma non si è visto nulla.

A Mondovì la matassa è ancora aggrovigliata e a Savigliano la situazione non è da meno.

I partiti sono tre e, secondo il manuale Cencelli, ognuno dovrebbe avere diritto ad esprimere un proprio candidato sindaco.

Facile a dirsi, un po’ meno a farsi, specie ora che Fratelli d’Italia non fa mistero di volersi porre come azionista di maggioranza di una coalizione claudicante.

In Regione resta aperta la questione dell’Ufficio di Presidenza, dove FdI rivendica la vicepresidenza che vorrebbe strappare al cuneese Franco Graglia e varie altre questioni.

Ad ogni scadenza elettorale amministrativa si ripropongono le eterne questioni di arrivare sempre in zona Cesarini ad esprimere candidati sindaci decisi a tavolino.

È pur vero che ancora non si sa se si voterà a maggio o ad ottobre, tuttavia il centrodestra sa che deve rimontare posizioni nella città capoluogo così come a Mondovì e a Savigliano.

In più si è aggiunto il “caso Borgo” dove nelle ultime settimane sono esplose tensioni nella maggioranza del sindaco Gianpaolo Beretta e il centrodestra vorrebbe insinuarsi con forza nella città della deputata Pd Chiara Gribaudo.

Da un lato ognuno dei tre partiti vorrebbe intestarsi un candidato sindaco, dall’altro c’è l’esigenza di aprire al “civismo” rispetto al quale il centrosinistra ha dimostrato, nelle scorse tornate, di essere maggiormente attrezzato.

Toccherà, in ultima analisi, al presidente della giunta regionale Alberto Cirio esercitare tutte le sue doti di tessitore per cercare di tenere unita la coalizione.

Operazione tutt’altro che semplice considerato che tra un anno ci saranno le elezioni politiche e ogni partito ha l’esigenza di dimostrare la propria forza.

Il taglio dei parlamentari e l’ipotesi di una nuova legge elettorale, ancora tutta da scrivere (sistema maggioritario, proporzionale?) aggiungono, se possibile, complessità a complessità.

Si guarda dunque ai Comuni ma con lo sguardo proiettato alla prossima scadenza nazionale del marzo 2023.

Giampaolo Testa

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