/ Attualità

Attualità | 08 febbraio 2022, 18:02

Icardi risponde a Sturlese: "Sanità regionale non è un ibrido. Si guardi al futuro, oltre le barricate elettorali"

L'assessore regionale alla Sanità bacchetta il consigliere e il suo "orizzonte limitato alla cinta daziaria cittadina": Sturlese (non da solo) aveva espresso dubbi e preoccupazioni sulla gestione regionale e sul futuro di Cuneo come ospedale hub

Luigi Icardi

Luigi Icardi

"Spiace che il consigliere Sturlese non abbia colto la portata della riorganizzazione della Sanità territoriale in provincia di Cuneo, limitando il suo orizzonte alla cinta daziaria cittadina, quando, invece, proprio per il bene dell’ospedale della sua città, gli sarebbe valso alzare lo sguardo oltre la cortina fumogena delle barricate elettorali in modo da avere il panorama completo della situazione".

Parole dure quelle dell'assessore regionale Luigi Genesio Icardi, che risponde al consigliere comunale cuneese Ugo Sturlese dopo le sue esternazioni - anche nel primo consiglio comunale del 2022 - rispetto alle azioni della Regione in materia di programmazione sanitaria, sul futuro dell'ospedale di Cuneo come hub e sul destino della struttura "di prossimo abbandono" del Santa Croce. Dubbi che si potrebbero riassumere nell'invito, di Sturlese, a fare attenzione alla 'furbizia langarola', e ai tentativi di decentrare la sanità in direzione dei territori d'origine dell'assessore e del governatore Alberto Cirio.

Dubbi, comunque, non appannaggio esclusivo del consigliere: durante la discussione in consiglio comunale diversi sono stati i punti di domanda sollevati dai membri dell'assemblea, sia di minoranza che di maggioranza.

In riferimento alla teoria del consigliere "secondo cui l’inserimento dell’Ospedale di Alba nel progetto del nuovo IRCCS di Alessandria possa nuocere a Cuneo", Icardi non comprende "cosa impedirebbe di cogliere questa straordinaria opportunità di crescita sul fronte della ricerca scientifica, a indubbio beneficio di tutto il territorio. Siamo la Regione con meno Istituti di ricerca, vogliamo rimanere a guardare?"

Secondo l'assessore regionale "Sturlese non ha ancora ben chiare le nuove dinamiche della Sanità, che superano la vecchia logica ospedalocentrica per costruire una rete di assistenza in stretta connessione tra ospedale e territorio. Non è un ibrido, è il futuro. Per questo, il piano di riorganizzazione della Sanità cuneese mette in campo, oltre ai due nuovi ospedali di Cuneo e Savigliano, anche un significativo apporto di strutture periferiche integrate, con 9 Case di Comunità, 3 Ospedali di Comunità e 4 Centrali Operative Territoriali. Un piano che non può indebolire, ma solo rafforzare l’Ospedale di Cuneo, punto di riferimento della Sanità dell’intera provincia".

Icardi sottolinea, poi, come "il finanziamento per il nuovo ospedale unico non solo risulta inserito nella programmazione di indirizzo di carattere strategico generale di investimenti approvata dal Consiglio regionale, ma addirittura è garantito da un decreto del presidente del Consiglio dei ministri per 310 milioni di euro, nell’ambito dei fondi Inail per l’edilizia sanitaria".

Nella lettera di risposta, l'assessore accenna infine anche alla discussione - sempre sollevata dal gruppo consigliare di cui fa parte Sturlese, Cuneo per i Beni Comuni - sull'adeguamento sismico dell'ospedale Santa Croce e Carle, per cui la Regione avrebbe mancato di mettere a bilancio 32,5 milioni di euro del Ministero già erogati: "Non esistono, perché non saranno disponibili fino al 2028. Nel frattempo, per gli interventi indifferibili e urgenti ci penserà la Regione, con un apposito stanziamento di 5 milioni di euro".

Simone Giraudi

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di Targatocn.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium