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Cuneo e valli | 16 febbraio 2022, 11:15

La nuova scuola dell'infanzia del Donatello di Cuneo "sfratterà" la Casa del Quartiere?

Il progetto è stato candidato al bando scuola del PNRR: il nuovo istituto ospiterà 84 bambini su un'area di 750 metri quadri. L'appello di Alberto Ubezio: "Non fate morire la Casa del Quartiere, troviamo un altro posto"

Foto generica

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Il quartiere del Donatello di Cuneo avrà una nuova scuola dell’infanzia basata sul concetto del nuovo “Fillia” del quartiere San Paolo: dimensionata per 84 bambini in tre sezioni invece degli attuali 70, s’imposterà su un’area di 750 metri quadri e avrà un costo di 2.150.000 euro. È uno dei due progetti che l’amministrazione comunale ha presentato al bando scuola del PNRR in scadenza a fine mese.

Tutto perfetto, non fosse che l’area scelta per la sua locazione è quella che attualmente ospita lo stabile – che verrà demolito e ricostruito – sotto cui si trovano i locali della Casa del Quartiere Donatello. Che, giocoforza, dovrà trovare un’altra sistemazione.

Il dibattito in merito al destino della Casa del Quartiere ha interessato la serata di ieri (martedì15 febbraio) e la riunione congiunta delle commissioni consiliari III^ e VI^, alle quali gli assessori Franca Giordano e Mauro Mantelli hanno illustrato lo stato dell’arte rispetto ai servizi comunali dedicati alla fascia d’età 0/6. Un primo incontro di due, dove il secondo si occuperà di fare la stessa cosa per la fascia 6-14 anni.

L’appello del presidente Ubezio: “Non fate morire il comitato di quartiere”
A introdurre l’intervento al Donatello – e quello, già illustrato in una precedente commissione, di costruzione del complesso scolastico di Borgo San Giuseppe – è stato l’assessore Mantelli: “Abbiamo ottenuto ottimi risultati con la costruzione della nuova scuola pubblica del San Paolo, e oggi ci troviamo a lavorare sul bando scuola del PNRR con due interventi – ha detto - . L’attuale scuola dell’infanzia del Donatello risulta utilizzata ma con problemi legati all’amianto e abbiamo quindi pensato una struttura di dimensioni maggiori, che venga meglio incontro alle esigenze delle famiglie anche con orari ampliati”.

Il presidente della Casa del Quartiere Alberto Ubezio, però, ha più di un dubbio rispetto al progetto – pur riconoscendo l’importanza e la necessità di una nuova scuola - : “Perdere per sempre un centro importante per la comunità di quartiere e d’esempio per l’intera città sarebbe molto grave. Lo spazio costruito con il Bando Periferie è molto utile ma parliamo di un’area di 80-90 metri quadri, mentre i locali interrati della Casa del Quartiere arrivano a 500 metri quadri. Speriamo che il dialogo iniziato questa sera possa continuare, e che si possa trovare assieme all’amministrazione una soluzione il più possibile condivisa. Vi chiediamo, semplicemente, di non farci morire”.

Abbiamo chiarissima l’importanza e il valore della Casa del Quartiere e voglio rassicurare il presidente Ubezio: metterci al tavolo e condividere le soluzioni possibili è e sarà una nostra priorità – ha chiarito l’assessore Giordano - . Rispetto al bando di progetto per la nuova scuola di quartiere non prevediamo di raccogliere molti punti, recenti interventi strutturali ce lo impediscono, ma dev’essere chiaro: la nostra intenzione non è distruggere una realtà che funziona e non infastidisce nessuno, ma rafforzarla con una scuola dell’infanzia di grande livello”.

La situazione attuale

Il resto della commissione ha visto l’assessore Giordano illustrare i servizi attuali per la fascia d’età indicata. I nidi e micro-nidi - quattro in numero senza contare quello aziendale dell’ospedale Santa Croce, aperti con orario continuato o part-time e che hanno posto per un totale di 210 bambini - , le sezioni primavera - quattro in numero e che offrano 80 posti alle famiglie - e i centri di custodia oraria con 113 posti totali tra altipiano e frazioni e senza servizio mensa. Realtà di nidi in famiglia sul territorio comunale non ce ne sono, ma il Comune ne ha in convenzione tre nei comuni di Boves, Gaiola e Caraglio.

Dal punto di vista delle scuole dell’infanzia, il territorio comunale ne ospita dieci – cinque sull’altipiano e cinque nelle frazioni – per un totale di 618 alunni nell’anno scolastico 2021-2022 (in quello precedente erano 15 in meno) divisi in circa 30 sezioni. Le scuole paritarie contano invece 747 alunni nell’anno scolastico in corso, con una riduzione di 43 soggetti dal precedente.

Le tariffe degli asili nido sono calcolate in base all’ISEE delle famiglie e vanno da 100 a 400 euro mensili per il tempo pieno e da 80 a 366 euro al mese per il part-time, anche se sono importi di massima mai davvero raggiunti stanti le riduzioni a cui le famiglie possono facilmente accedere” ha specificato Giordano.

Simone Giraudi

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