L’amministrazione comunale di Cuneo – nella persona dell’assessore Mauro Mantelli – l’aveva già suggerito durante una commissione specifica, ma è tornato a ribadirlo nel corso del consiglio comunale: la Casa del Quartiere Donatello, a fronte dell’intenzione di realizzare una nuova scuola dell’infanzia in zona, non verrà dimenticata e abbandonata.
A ritornare sull’argomento in sede di consiglio comunale è stato Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni). Al centro della sua interpellanza la partecipazione dell’amministrazione a un bando di edilizia scolastica legato a fondi PNRR – dell’entità di 2.150.000 euro – per, appunto, l’abbattimento dell’attuale edificio e la costruzione di uno nuovo.
La ragione, la necessità di risolvere alcuni problemi d’amianto che coinvolgono la struttura presente. Il problema, il fatto che nella struttura si svolgono le attività sociali della Casa del Quartiere, che in caso di realizzazione del progetto verrebbe “sfrattata”. Un’eventualità che già in sede di commissione aveva preoccupato il presidente della Casa del Quartiere Alberto Ubezio, che aveva chiesto esplicitamente di “non far morire” la Casa e le sue attività.
Sturlese comprende la necessità di realizzare una nuova struttura scolastica, ma intende salvaguardare anche la realtà della Casa del Quartiere, chiedendo un impegno preciso al Comune in questo senso. “Come tutti sappiamo questa realtà ha contribuito a superare una serie di problematiche di ordine sociale che hanno coinvolto il quartiere nel corso del tempo – ha detto Sturlese - . Inverosimile proporre l’alternativa tra la costruzione della scuola materna e lo sfratto della Casa del Quartiere. Occorre risolvere entrambe le situazioni, perché il quartiere si è dimostrato parecchio preoccupato. Perché non sfruttare il campo da bocce attualmente inutilizzato?”
“Il fabbricato ha necessità di essere completamente rinnovato – ha sottolineato Mantelli - , e nel farlo vorremmo riprodurre la buona pratica già realizzata con il nuovo “Fillia” nel quartiere San Paolo. Sicuramente la nuova scuola non impoverirà il quartiere, ma invece lo arricchirà. Abbiamo proposto l’unica zona sufficientemente ampia da servire allo scopo, ma ci siamo subito posti il problema dell’ubicazione della Casa del Quartiere e l’abbiamo messo al centro di un incontro con i residenti: abbiamo vagliato l’opportunità del campo da bocce, ma anche quella di container in cui spostare le attività della Casa anche in contemporanea con il cantiere della scuola”.