A Savigliano il centrodestra ha scelto Gianluca Zampedri. A Mondovì le attenzioni – almeno così pare - si stanno concentrando su Paolo Manera o più probabilmente Enrico Rosso, nonostante, ad oggi, nulla possa essere dato per definito.
A Cuneo invece sembra proprio non trovarsi alcuno disposto a scendere in pista. La situazione di fibrillazione che si registra in Regione, dove Fratelli d’Italia ha alzato il livello dello scontro con gli alleati dopo aver visto deluse le proprie aspettative sull’Ufficio di Presidenza complica la situazione.
Da un lato, dunque, pesano le divergenze politiche – FdI ha addirittura presentato un ricorso al Tar per le vicende regionali -, dall’altro si riscontra l’indisponibilità di uomini o donne disposti ad assumere un ruolo che ai più appare come quello del Cireneo. Paolo Bongioanni si muove a tutto campo, ma le pressioni fatte in particolare su Mauro Bernardi, presidente dell’Atl cuneese, non sembrano aver trovato risposta.
Il coordinatore provinciale William Casoni, mesi fa, aveva evidenziato la necessità di non andare a cercare il “sindaco” nella cosiddetta “società civile” ma di puntare piuttosto su una figura di marcata connotazione politica.
Lega e Forza Italia stanno alla finestra aspettando di vedere se la tela che, a fatica, sta tessendo Bongioanni produrrà risultati e nel frattempo, prudentemente, non si sbilanciano. Per Forza Italia in predicato potrebbe esserci il medico Vincenzo Colucci, coordinatore cittadino del partito, ma la sua professione di cardiochirurgo al Santa Croce sembra mal conciliarsi col ruolo.
Nella Lega si brancola nel buio e nessuna ipotesi di candidatura risulta essere stata finora avanzata dal segretario provinciale e senatore Giorgio Bergesio.
In questo bailamme il vecchio e indomito leone Paolo Chiarenza, che tiene viva la fiamma e conta su un manipolo di fedelissimi, mette sul tavolo il nome di Enzo Tassone, già consigliere comunale di minoranza a Peveragno e attuale vicepresidente del Miac (Mercato Ingrosso alimentare Cuneo). “Ha le competenze e l’esperienza necessaria per essere un dignitoso candidato sindaco”, spiega Chiarenza nel lanciare il suo ballon d’essai.
Essendo il Miac una società partecipata dal Comune, Tassone dovrebbe con tutta probabilità dimettersi dall’incarico, sempre che il suo nome venga benedetto dai vertici di Fratelli d’Italia e accettato dagli alleati.
La candidatura di Bongioanni, adombrata qualche mese fa, sembra essere definitivamente caduta, visto che il capogruppo regionale è impegnato a tenere sulla corda i partner di coalizione in Regione. Restano in campo, almeno come ipotesi, i nomi dei attuali consiglieri comunali di FdI, Alberto Coggiola e Massimo Garnero, fratello della senatrice Daniela Santanchè. Ma il primo, in ogni caso, ha già declinato con garbo l’offerta (che peraltro, come lui stesso ha detto nell’intervista rilasciata al nostro giornale una settimana fa, nessuno gli ha mai proposto).
Se la confusione regna ancora sovrana nel campo del centro/centrosinistra, a destra si registra uno stallo rispetto al quale non s’intravedono vie d’uscita.