Un inno alla vita e alla solidarietà. È partito poco dopo le 9 dall'aeroporto di Caselle il volo organizzato dalla Regione Piemonte per andare a prendere bambini ucraini oncologici ed ematologici a Iasi, città rumena al confine con la Moldavia.
Si tratta del secondo volo di questo tipo, dopo quello che è stato organizzato due settimane fa e ha già portato 13 piccoli pazienti all'ospedale pediatrico Regina Margherita.
Un viaggio per dare ai piccoli, scappati dalle bombe e impossibilitati a curarsi, una speranza. La speranza di poter vincere una battaglia, quella contro il tumore e la leucemia, impossibile da affrontare in Ucraina, con i macchinari senza corrente a causa dei bombardamenti. “Non è un mondo questo”, ha affermato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, riferendosi al fatto che i piccoli pazienti siano costretti a rifugiarsi nelle cantine, senza possibilità di cura.
Un’immagine talmente forte da movimentare una macchina, quella della solidarietà, che in Piemonte ha sempre dato grandi risposte. I bimbi, con le loro famiglie, verranno ospitati al Regina Margherita e in alcune delle strutture messe a disposizione dalle associazioni come Casa Ugi, Sermig e Casa Oz.
Cirio: "Sono lì che ci aspettano: stiamo arrivando"
"Sono là che ci aspettano: stiamo arrivando - dice ancora Cirio -. L'altra volta ci hanno aspettato 12 ore, alla frontiera, pur di essere sicuri di non perdere l'occasione. Vogliamo fare la nostra parte concretamente".
In arrivo sono 6 bimbi, la più grande ha 17 anni, la più piccola 6 mesi. Uno di loro soffre di cirrosi epatica e dovrà essere sottoposto a trapianto di fegato. Altri due bambini potranno arrivare nella giornata di domani.
Fagioli: "Convertito reparto Covid in oncologia. Siamo pronti"
"Abbiamo convertito il reparto Covid in reparto oncologia - spiega Franca Fagioli, direttore dell’Oncologia Pediatrica dell’Ospedale Regina Margherita della Città della Salute di Torino -. È un lavoro molto denso, importante, ma non ci tiriamo indietro. Cinque bimbi sono già stati dimessi e sono nelle case di assistenza, seguendo l'iter terapeutico tra ambulatorio e day hospital".