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Attualità | 25 marzo 2022, 07:40

Alba, in cinquanta hanno già risposto alla "call to action" per gli ospiti ucraini

L'appello ai volontari lanciato dall'Amministrazione per creare spazi ricreativi per i bambini e le donne fuggiti dalla guerra così da poterli integrare meglio nel nuovo territorio

L'assessore al turismo Emanuele Bolla, il sindaco Carlo Bo e l'assessore alle politiche sociali Elisa Boschiazzo durante la presentazione del progetto

L'assessore al turismo Emanuele Bolla, il sindaco Carlo Bo e l'assessore alle politiche sociali Elisa Boschiazzo durante la presentazione del progetto

La Call to action lanciata dal Comune di Alba per sensibilizzare i cittadini ad aiutare in vari modi i profughi ucraini presenti in città sta dando i suoi frutti, come afferma Elisa Boschiazzo, assessore alle politiche sociali: «Sono più di 50 le domande di disponibilità arrivate in Comune. Siamo contenti che si stia delineando un quadro sempre più completo così da poter organizzare eventi e iniziative a favore degli ospiti ucraini. Qualche esempio: si va dall’offerta di corsi di yoga con interprete, alla donazione di materiale, dalla disponibilità di personale per manifestazioni alle attività ludiche e di mestiere. Notiamo che si vuole dare gioia ai bambini profughi e far sentire integrate le mamme e le nonne durante questi spazi ricreativi».

E la Boschiazzo, unitamente al sindaco Carlo Bo ed all’assessore al turismo Emanuele Bolla dichiara anche che: «Abbiamo unito le forze di diversi assessorati perché vogliamo realizzare qualcosa di nuovo nell’ambito dell’accoglienza e delle politiche di integrazione della nostra città. Desideriamo proporre un progetto capace di integrare le persone attraverso la socializzazione e la condivisione di esperienze di gioco e di confronto».

E i due assessori concludono: «Dopo aver raccolto la disponibilità di cittadini e associazioni organizzeremo un programma delle giornate, che saranno aperte all’intera cittadinanza e non unicamente agli amici del popolo ucraino. È un’iniziativa ambiziosa in cui crediamo molto e che sicuramente saprà far emergere ancora una volta la capacità degli albesi di fare la differenza, quando in gioco c’è la dignità delle persone e il tema dell’accoglienza. Il tempo di ognuno può fare la differenza».

La call to action durerà fino a lunedì 28 marzo. Dopo la chiusura, gli aderenti saranno contattati al fine di procedere all’organizzazione delle attività che inizieranno nel mese di aprile.

Livio Oggero

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