Mentre le colline Unesco guardano con grande ottimismo alle prossime settimane, tra vacanze di Pasqua e festività varie, c'è meno entusiasmo dalle parti di Cuneo, dove le prossime feste saranno all'insegna della bassa affluenza e occupazione di strutture alberghiere e ricettive, come evidenzia Giorgio Chiesa, presidente dell'Associazione albergatori della Granda.
Va un po' meglio per le prenotazioni in montagna, ma i numeri non sono certo da tutto esaurito. Anzi. "Ci sono segnali di ripresa a partire da maggio, ma condizionati dall'incertezza legata alla risalita dell'indice pandemico e da quanto sta accadendo in Ucraina", evidenzia Chiesa.
E' l'incertezza, quindi, a prevalere.
Si registra un debole segnale di ripresa per il turismo congressuale, ma si tratta di un segno più poco significativo, contando il fatto che era azzerato.
Continua il presidente: "Siamo di molto al di sotto dei numeri del 2019. In tutto ciò incide la pressione dei costi, in particolare quelli energetici. C'è poi il grande problema dei dipendenti, con una netta sproporzione tra domanda e risposta. Ciò stupisce e preoccupa. Stupisce poiché in un momento di crisi che impatta il mondo del lavoro non si comprende la difficoltà di reperire personale. Preoccupa poiché tante aziende stanno lavorando obbligatoriamente a basso regime, riducendo i turni di apertura proprio per mancanza di personale. La ristorazione ormai lavora prevalentemente il sabato sera e la domenica. Negli anni è venuta meno la propensione a lavorare in ambito turistico. I giovani sono forse spaventati dagli obblighi lavorativi, spesso durante weekend e festività e da un lavoro che viene quindi considerato troppo impegnativo".
Un problema davvero difficile da risolvere, quello della mancanza di personale. "La nostra associazione si sta impegnando, programmando sessioni di "story telling" presso gli istituti scolastici, così da cercare di risvegliare quella passione per questo nostro mestiere tanto determinante".
Tante, quindi, le problematiche del settore, strategico per la provincia Granda. C'è, malgrado tutto, voglia di avere fiducia nel futuro e di sperare finalmente in una ripresa, non più segnata dall'incertezza. Conclude Chiesa: "Ci crediamo e lavoriamo con fiducia e impegno, perché questo è il nostro compito. Ricordo che il 4 aprile, ad Alba, presso l'auditorium Chiesa di San Domenico, verranno consegnare 62 nuove targhe dell'Ospitalità Italiana ad altrettanti esercizi turistici associati. Sono 233 in totale in provincia. E' un segno della serietà e della cura con cui lavora questo settore".