Eventi - 31 marzo 2022, 11:02

In San Francesco a Cuneo la mostra di Mainolfi "Il respiro della terra"

Inaugurazione sabato 2 aprile alle 17.30. E' la quinta mostra della rassegna grandArte2022

Sabato 2 aprile 2022 alle ore 17.30 nel Complesso Monumentale di San Francesco in via Santa Maria 10 a Cuneo, inaugurazione della quinta mostra della rassegna grandArte 2022 – HELP - humanity, ecology, liberty, politics

MAINOLFI Il respiro della terra, a cura di Francesco Poli.

La mostra sarà visitabile dal 2 aprile al 29 maggio 2022, dal martedì alla domenica dalle ore 15.30 alle 18.30 con ingresso libero.

“Per Mainolfi l’essenza profonda, primaria, animistica della natura nella prospettiva dell’esperienza umana è ancora oggi legata ai territori che affondano le loro radici in una dimensione spazio-temporale di straniante fantastico incanto: dimensione elaborata dall’uomo per esorcizzare le sue paure dell’ignoto e per dare figure e senso alle meraviglie inquietanti del mondo in cui è inesorabilmente immerso. È proprio attingendo a questo straordinario serbatoio di suggestioni che Mainolfi (a partire dalla fine degli anni ’70) ha fondato i presupposti fondamentali del suo linguaggio espressivo caricandolo di nuove energie e tensioni plastiche, riscoprendo un’attitudine figurativa che sembrava ormai senza futuro, e rimettendo in gioco con una incredibile freschezza formale materiali classici, come la terracotta, la pietra e il bronzo considerati come esauriti dal punto di vista delle potenzialità espressive. E ci è riuscito mettendo in atto un originale cortocircuito estetico e culturale (postmoderno ma niente affatto citazionistico) fra echi mitici e ancestrali e continua sperimentazione di stretta sensibilità contemporanea. I suoi lavori fin dall’inizio hanno abbandonato i tradizionali piedestalli per abitare liberi nell’ambiente: si installano e proliferano sui pavimenti e sulle pareti; si sviluppano come fantastici organismi biomorfici e crescono come stalagmiti, colonne o pilastri, anche fino al soffitto; si concretizzano in oggetti (anche sonori) su tavoli; si gonfiano come sfere e si distendono come paesaggi sulle superfici di pannelli a muro. La sua scultura si configura come una narrazione di un mondo favoloso animato da bestie e personaggi gioiosamente mostruosi (orchi, orchesse, apesse, elefantesse, fauni, pseudo-gazzelle e altri); da paesaggi onirici, da alberi e vulcani e montagne; da soli giganteschi e pianeti; da proliferanti città, da strani oggetti, campanacci e battacchi e cozze... Per molti versi si può considerare l’insieme dell’opera dell’artista come una grande variegata espressione organica unitaria che cresce senza interruzione; articolandosi e diversificandosi attraverso un continuo processo metamorfico che prende corpo nei materiali più diversi, dalla terracotta al bronzo, dalla pietra al legno, dal rame al ferro. Le forme (che sono impregnate di valenze fantastiche, di riferimenti a leggende e favole popolari che affondano nella notte dei tempi) sembrano nascere e concretizzarsi in modo quasi spontaneo, autogenerativo, lontane dalla fissità di ogni modello esistente.

Per Mainolfi, ‘la scultura nasce, si espande, si gonfia, si agita: vuole diventare un’onda, un vento, un vulcano, qualcosa di animato’. In questa ampia mostra antologica, allestita nel complesso monumentale dell’ex-chiesa di San Francesco a Cuneo, le opere che documentano esemplarmente i principali aspetti della ricerca plastica di Mainolfi, dagli anni Ottanta a oggi, sono state installate con studiata attenzione, dando vita a una narrazione visiva che si sviluppa con grande respiro unitario all’interno degli articolati spazi dell’architettura gotica. I lavori sono messi in scena, senza criteri cronologici, in ordine sparso nella navata centrale, e si insediano con equilibrio e giusta tensione estetica nell’abside e nelle sette cappelle laterali” (Francesco Poli).

Luigi Mainolfi è nato a Rotondi (Avellino) nel 1948. Vive e lavora a Torino. Noto a livello internazionale, Mainolfi è uno dei principali rappresentanti della cosiddetta scultura post-concettuale, impostasi al principio degli anni Ottanta.

comunicato stampa