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Attualità | 31 marzo 2022, 14:03

Covid, allarme terze dosi rinviate. Cirio: "Chi non le fa non è al sicuro. L'emergenza non finisce per decreto"

Chiude l'Unita di Crisi, che passa sotto il Dirmei. Il governatore: "Vissuti due anni in trincea, ora è il momento di ringraziare medici, infermieri e farmacisti"

Il governatore Cirio e l'assessore Icardi (foto Barbara Guazzone)

Il governatore Cirio e l'assessore Icardi (foto Barbara Guazzone)

"C'è chi non sta facendo la terza dose. La rimanda di mese in mese. Ma a loro stiamo scrivendo per segnalare che, se non la fanno, sarà come se non avessero fatto nemmeno le prime due. Ora che cessa l'emergenza non vuol dire che non servano i vaccini". Nel giorno in cui si chiude l'unità di crisi, che passa le sue competenze al Dirmei, il governatore Alberto Cirio non abbassa la guardia. "L'emergenza non si interrompe per decreto".

L'orizzonte non consente ancora di inserire il pilota automatico, insomma. Ma Cirio può finalmente iniziare a rilassarsi ai comandi di quel meccanismo che si è innescato nell'inverno del 2020, quando la pandemia ha travolto anche il Piemonte. Ed è il momento di dire dei grazie.

Il momento di ringraziare

E i primi a essere ringraziati sono i medici: "Con loro gli infermieri e le diverse associazioni sindacali - prosegue il presidente -. Ci sono stati momenti critici con osservazioni pesanti, ma bisogna prendere il buono da ogni situazione e farne tesoro. E poi ci sono i farmacisti, che hanno avuto e avranno ancora un ruolo fondamentale nella gestione dei servizi".

Ma l'elenco si allarga anche alle istituzioni: "Sia l'allora sindaca, Chiara Appendino, che Claudio Palomba, all'epoca prefetto di Torino. Non mi sono mai sentito solo, anche quando è stato il momento di prendere decisioni, pochi mesi dopo l'inizio del mio mandato".

Il Dirmei: una struttura nata da zero

L'eredità che la pandemia lascia dietro di sé comprende proprio una struttura come il Dirmei "Qualcosa che non esisteva nella sanità piemontese. Un dipartimento che si occupa delle situazioni di urgenza e che abbiamo organizzato da zero", dice ancora Cirio. "Abbiamo avuto momenti burrascosi, come capita quando ci si trova in battaglia, con un epicentro nel marzo-aprile 2020 che ha rappresentato davvero il periodo più difficile. Ma se oggi l'Italia viene considerata un esempio per come è stato gestito il periodo successivo al primo contagio e alle vaccinazioni, il merito è anche dell'organizzazione regionale".

Tra le novità, anche una piattaforma per le RSA. "Che si aggiorna in tempo reale, con numeri legati a personale, positivi, vaccini e un patrimonio di informazioni che prima non esisteva. Ma tra le piattaforme ci sono anche quelle legate alle informazioni su Covid e vaccinazioni. È stato fatto un lavoro enorme, ma con spirito sabaudo".

Massimiliano Sciullo

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