Attualità - 08 aprile 2022, 12:32

Cuneo, palazzo Santa Croce: c'è il progetto definitivo per il recupero e lo spostamento delle biblioteche civiche

A darne notizia nella serata di ieri (giovedì 7 aprile) l'assessore Cristina Clerico e l'architetto Flavio Bruna, nel corso della riunione della VI^ commissione consiliare: entro metà 2023 l'assegnazione dei lavori

L'area delle stenderie di Palazzo Santa Croce - foto: Simone Giraudi

E' ufficialmente arrivata alla fase di progettazione definitiva l'iniziativa del Comune di Cuneo per il recupero di palazzo Santa Croce e il trasferimento in loco delle biblioteche civiche locali.

A darne notizia nella serata di ieri (giovedì 7 aprile) l'assessore Cristina Clerico e l'architetto Flavio Bruna, nel corso della riunione della VI^ commissione consiliare che ha visto anche aggiornamenti in merito agli sviluppi del parternariato pubblico-privato sul complesso di Santa Chiara e su palazzo Soverini, e sulla proposta di passaggio del Comune al ruolo di 'socio fondatore successivo' della Fondazione Artea.

"Abbiamo ottenuto i pareri più preoccupanti delle soprintendenze e sostanzialmente concluso il progetto definitivo - ha stabilito Bruna, tornando a descrivere l'intero progetto tramite alcune slides - . Stiamo lavorando sulla definizione dei dettagli di sviluppo e su quella degli arredi, strettamente collegate per poter definire le documentazioni di appalto".

Secondo l'assessore ci sono anche i primi prospetti economici relativi ai costi dell'arredo e a quelli della parte informatica di gestione del sistema bibliotecario (ovviamente fondamentali).

Il finanziamento attinge dalle risorse del PNRR, con i suoi tempi stringenti che vanno ad agire sulle tempistiche del progetto in generale. La consegna lavori rimane quindi fissata alla metà del 2026, e l'assegnazione circa tre anni prima. "I tempi così stretti devono renderci tutti ancor più consapevoli dell'importanza e dell’imponenza del progetto - ha sottolineato CLerico - . Non perdiamo nemmeno un giorno, lavorando pancia a terra per mantenere comunque altissima la qualità dell'intervento".