"A Cuneo continua inesorabile il consumo di suolo". Questa la motivazione che ha indotto Pro Natura Cuneo e le associazioni nazionali Legambiente, Federazione Nazionale Pro Natura e Italia Nostra a presentare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) del Piemonte contro la delibera del Consiglio comunale di Cuneo n. 9/2022, assunta nella seduta dello scorso 1° febbraio 2022, inerente la variante parziale n. 31 al Piano Regolatore Generale Comunale: “Modifiche al sistema insediativo, al sistema del verde, dei servizi e delle infrastrutture, al sistema ambientale agricolo, adeguamento alla Programmazione Commerciale Comunale”, chiedendo la sospensione del provvedimento.
"La delibera del Consiglio – si fa sapere in un testo sottoscritto dai presidenti delle sezioni cuneesi di Legambiente, Bruno Piacenza, di Pro Natura, Domenico Sanino, e di Italia Nostra, Alberto Collidà – ha recepito integralmente la proposta della Giunta, un provvedimento corposo comportante ben 51 modifiche al vigente Piano Regolatore, alcune di scarsa rilevanza, altre, in particolare le modifiche n 30 e n. 32, di entità tale da richiedere, secondo quando segnalato dall’Arpa, l’assoggettamento della variante alla Valutazione Ambientale Strategica (Vas). La modifica n. 30 riguarda l’area ex Enel di corso Francia (cambio di destinazione da "Ambito tecnologico, sportivo privato a uso pubblico" in "Ambito di riqualificazione a destinazione terziaria", su una superficie di circa 56.000 metri quadrati); la n. 32 interessa l’area prossima al centro commerciale ex Auchan (oggi Conad), per la realizzazione di un grande Centro Sportivo Polivalente privato a valenza extra comunale di 77.000 mq (cambio di destinazione da “Tessuto Agricolo Periurbano” ad “Ambito Polifunzionale Integrato”)".
Le associazioni ricorrenti contestano "la scelta dell’Amministrazione comunale di non dover procedere alla Vas e concordano con il parere dell’Arpa sul notevole e inaccettabile consumo di suolo, sull’incremento del traffico veicolare che le nuove realizzazioni comporteranno, nonché sul fatto che il vigente Prgc già prevede una 'Città dello Sport', per cui risulta superfluo realizzarne una nuova nell’area ex Auchan".
Altri "punti importanti" segnalati nel ricorso delle associazioni riguardano "un incremento di altezza degli edifici previsti, per quanto riguarda la modifica n. 32, e il mancato recepimento dell’osservazione dell’Arpa sulla necessità di valutare lo stato di qualità del suolo per l’area ex Enel, al fine di escludere la presenza di contaminanti chimici pericolosi e persistenti legati alla possibile presenza, in passato, di trasformatori elettrici".
Viene altresì contestato anche il carattere di “Variante Parziale”, in quanto, secondo le associazioni ricorrenti, "a motivo dell’entità delle trasformazioni e della valenza extracomunale dei nuovi insediamenti (in particolare il Centro Sportivo Polivalente) si violerebbero (art. 17 Legge regionale n. 56/1977 e smi) le condizioni poste perché la variante sia considerata 'Parziale'". Inoltre vengono fatte rilevare anche "le osservazioni critiche espresse dalla Provincia in merito alla viabilità di accesso al nuovo insediamento sportivo".
In conclusione, le associazioni ambientaliste hanno chiesto al Tar regionale "la sospensione dell’efficacia del provvedimento in oggetto, sostenendo l’illegittimità della delibera del Consiglio Comunale di Cuneo".
"Vorremmo ancora sottolineare – concludono i referenti dei tre sodalizi – che nel Comune di Cuneo il consumo di suolo non ha tregua; infatti su una superficie di 42mila metri quadrati prospicienti le caserme dei Vigili del Fuoco e la Polstrada sorgerà un nuovo complesso produttivo commerciale e artigianale. Un consumo inaccettabile, visto il ruolo determinante del suolo nella riduzione dell’anidride carbonica atmosferica e le molte aree già compromesse o dismesse disponibili".
Cuneo e valli | 26 aprile 2022, 11:42
Cuneo, ricorso al Tar contro il centro sportivo all'ex-Auchan e il recupero dell’area ex Enel
Pro Natura, Legambiente e Italia Nostra chiedono la sospensione della delibera di Consiglio che nel febbraio scorso portò alla modifica parziale al Piano Regolatore comunale. "Modifiche di entità tale da richiedere una Valutazione Ambientale Strategica"
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