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Attualità | 28 aprile 2022, 15:25

Riposi non rispettati nel periodo natalizio, respinto l'appello. L'azienda dovrà rimborsare la lavoratrice

Un “nodo” su cui da tempo si batte nell’ambito del contratto nazionale del commercio. Un caso che potrebbe fare giurisprudenza

Riposi non rispettati nel periodo natalizio, respinto l'appello. L'azienda dovrà rimborsare la lavoratrice

Aveva rivendicato la corretta applicazione dei riposi, in particolare durante il mese di dicembre con le festività natalizie, una lavoratrice operante da anni all’Euronics di Cuneo, rappresentante sindacale della Uiltucs.

La richiesta della dipendente della società Dimo Spa (che gestisce i negozi di elettronica nel capoluogo) era nei mesi scorsi arrivata sui banchi del Tribunale di Cuneo. Con sentenza depositata nel settembre del 2021, la giudice del lavoro Paola Elefante aveva dato ragione alla dipendente.

L’oggetto della contestazione era da riferirsi ai giorni di riposo. Al posto delle quattro giornate previste per legge, la Dimo, secondo quanto riportava la Uiltucs, ne avrebbe concesse al massimo due. Conteggiando i giorni di chiusura del negozio per le festività (25-26 dicembre) come giorni effettivi di riposo e non festività godute.

Un “nodo” su cui da tempo si batte nell’ambito del contratto nazionale del commercio. A mesi da quella sentenza la Dimo è ricorsa in appello.

E nell’udienza del 20 aprile la sezione lavoro della Corte d’Appello di Torino ha, ancora una volta, dato ragione alla lavoratrice che dovrà essere rimborsata.

“Si tratta di una cifra irrisori
a - commenta la lavoratrice al nostro giornale - ma è una questione di principio e giustizia che spero possa creare un precedente e a cui molto miei colleghi che operano nel settore potranno appellarsi. Ringrazio la Uil che mi ha guidato in questi mesi: la legge mi ha dato ragione.”

La vertenza, così nella prima fase processuale, è stata seguita dallo studio associato Bertoni-Manfredi.

“La sentenza sancisce, una volta per tutte
- spiega Fabio Bove, segretario provinciale della Uiltucs - che è illegittimo far coincidere i giorni di festività con i giorni di riposo. Ci risulta essere la prima volta in Italia che in appello venga riconosciuto questo importante diritto. È stato confermato come le richieste della lavoratrice non si potessero contestare. Questo avrà ricadute sui dipendenti di tutto il settore terziario che ora si potranno appellare a questo precedente e che saremo sempre a disposizione per sostenerli.”

Daniele Caponnetto

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