"Le gare per assegnare le concessioni delle grandi derivazione idroelettriche, quando ci saranno, comunque entro la fine del 2023, è importante determinino 'opportune misure di compensazione ambientale e territoriale, anche a carattere finanziario, da destinare ai territori dei Comuni interessati dalla presenza delle opere e della derivazione'. Questa ultima frase è stata proposta e inserita dal Governo, nelle scorse ore, nella conversione del DL Concorrenza, in Senato. E ci pare essere efficace per dire che i territori non sono spettatori nel corso delle gare, tra chi vince e chi perde. E per dire che i Comuni devono essere coinvolti in una partita complessa su asset sulle quali arriverà la golden power. I territori non sono un orpello. Uncem sostiene da 20 anni che il territorio montano è quello dove acqua e forza di gravità si uniscono generando fatturati e utili. E una parte importante di questi deve rimanere sui territori, riconoscendo l'importanza dei Comuni tra le opere di presa e di rilascio. Vale tanto più mentre si approntano le regole delle gare sugli invasi. La nuova formulazione dell'articolo, con le 'misure di compensazione ambientale e territoriale, anche finanziarie' è positivo secondo Uncem".
Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.
Attualità | 10 maggio 2022, 18:30
Centrali idroelettriche, il presidente dell'UNCEM Bussone: "Garantire compensazioni ambientali ai territori"
"Quando ci saranno le concessioni è importante determinino opportune misure di compensazione ambientale e territoriale, anche a carattere finanziario"
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