Ogni storia ha un punto di partenza e, in questo caso, anche un nome ben definito e glorioso: "Invincibile", il primo mulino a martelli, brevettato nel 1952, vera novità del tempo.
Fu realizzato da Domenico Beccaria su richiesta di un amico agricoltore Francesco Rivoira, il quale cercava un macchinario agricolo che non trovava in commercio. Fu il salto di qualità, per la piccola bottega artigianale in via Sperino a Scarnafigi.
Il mulino a martelli che macinava senza riscaldare, mantenendo le peculiari caratteristiche del prodotto, ebbe un immediato successo e, ancora oggi , ha un ruolo importante nella macinazione dei cereali per mangimi zootecnici.
Sono passati 70 anni dal 1951, quando aprì i battenti la bottega di Domenico Beccaria, morto prematuramente nel 1965, eletto sindaco del paese appena l’anno prima.
L’azienda da allora ha scritto una pagina di storia di Scarnafigi e di quella imprenditoriale della Granda, facendosi un nome internazionale grazie ai macchinari e alla capacità di commercializzarli.
Se il festeggiamento pubblico delle 70 candeline, è passato sotto traccia, lo scorso anno, per la pandemia covid e per la morte di Renato Beccaria, alla guida dell’azienda con la sorella Lucia Rosa, dopo morte del padre, la vita e la vitalità aziendale sono state celebrate in una monografia speciale.
Il titolo “ Beccaria, innovazione senza fine” sintetizza la mission dell’azienda , come l’idea della produzione è data dall’immagine emblematica impressa in copertina, del movimento della spirale di Archimede, cuore dei trasportatori a coclea.
Nei testi curati da Carlo Bessone, sono evidenziati i passaggi di crescita più significativi: da piccola azienda artigiana a "player" ad alta tecnologia nella realizzazione di impianti ed installazioni con l’evoluzione attuale in chiave green. Sono tanti i settori produttivi che utilizzano i macchinari scarnafigesi, elenca la monografia: dall’agricoltura al comparto chimico, edilizia, alla plastica, e su tutto il concetto di team e condivisione del lavoro.
Nella pubblicazione (Artistica di Savigliano, grafica di Paolo Racca- Bosio associati di Savigliano) le immagini si allargano a panoramica portando, grazie all’occhio fotografico di Paolo Allasia e dello studio Castellano nel lavoro di reparto, come nella dimensione aziendale ( una settantina di dipendenti e il team manageriale) o nella presenza sociale sul territorio.
“Il traguardo raggiunto dei settant’anni di attività rappresenta una grande soddisfazione, che ha ampiamente ripagato sforzi e sacrifici sostenuti da quanti ne sono stati protagonisti – affermano Domenico e Enrica Beccaria, figli di Renato con Paolo Massano figlio di Lucia Rosa Beccaria, il nuovo gruppo manageriale dell’azienda."
La storia ci ha insegnato valori importanti sui quali si è consolidato il nostro modus operandi. La società ha sempre progettato e costruito tutti i suoi macchinari e continuerà a farlo nello stabilimento di Scarnafigi, proprio in ragione del valore attribuito al poter seguire direttamente i processi produttivi, unitamente alla necessaria flessibilità per adeguarsi ai cambiamenti in atto.
Tema dominante del futuro sarà la sostenibilità: dall’ecologia, all’economia ed al sociale; guardando ai settori in cui la Beccaria opera prevalentemente e cioè alimentare e plastica. Sono la scommessa su cui la Beccaria punta per il proprio futuro, fermo restando l’impegno e l’interesse per i settori storici dell’agricoltura e della zootecnia".