Prenotarono online un soggiorno di due notti alla Ruota di Pianfei nel maggio 2019, ma poi, al momento del conto, che ammontava a 870 euro, le due coppie non pagarono. La prenotazione delle tre stanze era avvenuta con una mail in cui i quattro si erano spacciati per imprenditori di un’azienda di autonoleggio. Tramite i documenti forniti al momento del check-in si è risaliti ai loro nomi: F.G. e S.R.E., i due uomini, e le due donne E.G.B. e S.R.E. Sotto accusa per insolvenza fraudolenta davanti al Tribunale di Cuneo, sono stati tutti condannati.
“Il ruolo principale lo ha avuto F.G. – ha sostenuto il p.m.-. Ma tutti e quattro hanno agito in concorso essendosi dati alla fuga senza pagare”. Per E. G. B. e S. R. E. l’accusa ha formulato una richiesta di quattro mesi, per M. I. sei mesi, perché conta di un precedente, e per F. G. è stata chiesta la reclusione a un anno e quattro mesi di reclusione. “Le mail risalgono a maggio 2019 – ha sostenuto l’avvocato della parte civile-. Il conto non è ancora stato pagato, sebbene F. G. avesse replicato per mail sostenendo di non essere ‘uno che scappa’. Per M. I., la giovane che si era unita al gruppo il giorno dopo, l’avvocato ha chiesto l’assoluzione, in quanto era convinta di essere ospite di F. G. Per gli altri tre imputati, è stata chiesta l’assoluzione, “in quanto due di loro erano stati invitati a una festa e nessuno aveva mai chiesto loro denaro”.
F.G. è stato condannato a quattro mesi di carcere; G.E.B. e S.R. a due mesi, con il beneficio della sospensione condizionale e la non menzione nel casellario giudiziale. Per M.I., un mese di reclusione.