Lo scorso aprile siamo venuti a conoscenza della approvazione, a larghissima maggioranza, da parte del Consiglio Comunale di Borgo S Dalmazzo di un accordo di programma per la realizzazione di un parco fotovoltaico (potenza 5 MW) da parte della società Italgen (Gruppo Italcementi) su terreni di loro proprietà nelle immediate adiacenze del cementificio ora dismesso.
Premesso che le scriventi Associazioni reputano prioritario e urgente per il nostro Paese puntare sulle fonti rinnovabili per contrastare i cambiamenti climatici e affrancarsi rapidamente (alla luce anche della attuale grave e delicata situazione legata a tragiche ragioni geopolitiche, ma anche economiche) dalla dipendenza da fonti fossili di cui siamo forti importatori, tale urgenza non giustifica la scelta di qualsiasi sito, laddove vi siano alternative sicuramente migliori.
A suo tempo avevamo segnalato quelle che, secondo noi, sono le criticità di questa scelta:
- la posizione del sito si trova in area a pericolosità idrologica molto elevata (esondabile), e ricade quindi fra le aree individuate come non idonee per l’installazione di impianti fotovoltaici a terra proprio dal Piano di assetto idrogeologico del Comune di Borgo San Dalmazzo;
- sul sito è presente un’area boscata, che verrebbe ovviamente eliminata: La cosa è francamente assurda, per non dire paradossale, perché si vanno ad eliminare alberi che fra i loro servizi ecosistemici annoverano la cattura di CO2, quindi preziosi e fondamentali contro i cambiamenti climatici.
Si proponeva, quindi, di utilizzare le molte ed estese superfici già compromesse da precedenti cementificazioni su cui installare i pannelli fotovoltaici. La stessa area Italcementi, adiacente al sito scelto, potrebbe essere destinata allo scopo.
Nell’incontro successivo con il Sindaco uscente e alcuni amministratori ci è stato spiegato tutto l’iter intercorso tra il Comune e la società Italgen (durato anni), le difficoltà ad usare il sito cementificato dell’Italcementi perché le proprietà (stabilimento e bosco) sono diverse e il coinvolgimento nell’intera Amministrazione comunale nella decisione.
Le Associazioni scriventi ritengono che non si possa in nessun modo sacrificare il bosco esistente che deve diventare un parco pubblico ad uso della cittadinanza e che tutti gli sforzi debbano essere concentrati per l’acquisizione dello stabilimento, la demolizione dei capannoni e l’utilizzo delle superfici cementificate (il cui recupero è problematico) proprio per installare i pannelli fotovoltaici. Il momento per questi interventi è quanto mai favorevole, essendo possibile reperire risorse ad hoc in ambito PNRR.
Poiché la decisione definitiva andrà assunta dalla nuova Amministrazione, chiediamo ai candidati Sindaco di esprimersi nel merito prima della tornata elettorale.
Domenico Sanino – Presidente Pro Natura Cuneo
Bruno Piacenza – Presidente Legambiente Cuneo
Silvio Galfrè – Presidente LIPU Cuneo
Albino Gosmar – Presidente Cuneo Birding
Alberto Collidà, presidente Italia Nostra Cuneo