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Cuneo e valli | 31 maggio 2022, 08:11

Costantino (Centro per Cuneo): “Ecco come vorrei la mia città: più sicura e più bella”

“Giusto aiutare chi ha bisogno, scovando chi ne approfitta. La politica deve intervenire tempestivamente affinché le criticità non diventino problemi seri e fastidiosi per i cittadini. Alle parole devono seguire i fatti”

Piergiuseppe Costantino (Centro per Cuneo)

Piergiuseppe Costantino (Centro per Cuneo)

“La nostra è una città bella e vivibile, ma non bisogna abbassare la guardia e soprattutto non sottovalutare delle criticità che possono trasformarsi in problemi difficili da risolvere. Come dice il mio slogan elettorale: “Guardare oltre”, per operare con lungimiranza nel presente e garantire un domani migliore”.

Con queste parole Piergiuseppe Costantino - l’imprenditore candidato nella lista “Centro per Cuneo”, a sostegno di Patrizia Manassero sindaco - spiega la scelta del suo slogan elettorale: “Guardare oltre”.

Parla di sicurezza, sulla quale il suo programma è molto dettagliato

“Sì, anche ma non solo. Nella vita ogni cosa riconduce ad un’altra. Se ogni angolo della città, comprese le aree più periferiche, è pulito con strade illuminate, una raccolta rifiuti adeguata, controlli attenti e costanti da parte delle forze dell’ordine, la trascuratezza ed il degrado non avranno il sopravvento. Per fare un esempio, credo che la riqualificazione di corso Giolitti debba essere uno dei primi punti da prendere in considerazione. Si pensi al polmone verde creato con il parco Parri in piazza della Costituzione: un angolo bellissimo per grandi e piccini, che però ora va monitorato anche dal punto di vista della sicurezza. Riqualificando le aree, possiamo offrire una città accogliente ai visitatori, ma anche arginare quelle situazioni poco piacevoli, che spesso portano verso una microcriminalità diffusa. Guardare oltre per me significa anche prevenire le situazioni a rischio che infastidiscono i cittadini”.

A cosa si riferisce?

“La mia azienda si affaccia sul Movicentro e la stazione ferroviaria. Quotidianamente vedo persone ubriache sedute sulle panchine, assisto a liti anche pesanti e ad altre situazioni poco chiare che noi cittadini della zona abbiamo prontamente segnalato alle forze dell’ordine ma anche per loro non è facile agire tempestivamente. Per questo il problema deve essere risolto prima che nasca. Credo fermamente nel ruolo di “sentinella” di chi vive in una zona e ne segnala le criticità ma poi tocca alla politica intervenire e deve farlo con tempestività. I problemi vanno segnalati ed affrontati prima con le parole ma poi sono i fatti che fanno la differenza e risolvono le situazioni critiche. Sono per la solidarietà e l’aiuto verso il prossimo, ma è necessario fare attenzione che nessuno ne approfitti e soprattutto non cadere in quel politicamente corretto di un buonismo che porta solo danni. Le persone vanno aiutate, sempre, però nel rispetto delle regole e dei cuneesi che hanno il diritto di lavorare e di godersi al meglio la propria città, il proprio quartiere in centro o in periferia. La percezione di sicurezza da parte dei cittadini è uno dei “metri” fondamentali per misurare la qualità del nostro vivere quotidiano”.

La sua azienda, però, si trova in una zona di Cuneo dove ci sono molte persone straniere e a volte la convivenza non è facile.

“Non è questo il problema. Dobbiamo saper ascoltare con umiltà e portare avanti i veri valori che contraddistinguono l’uomo come genere umano, ma combattere fermamente l’illegalità da qualunque parte venga proposta. Non si tratta di differenza di cultura, tradizioni, usi o costumi ma tutto ciò deve essere pienamente integrato nella società in cui viviamo, nel pieno rispetto del Paese in cui si vive”. 

Lei ha anche lavorato a lungo all’estero

“Ho vissuto ed intrapreso attività all’estero, soprattutto in Marocco. Paese che amo profondamente e che mi ha permesso di conoscere un mondo con una cultura differente dalla mia, ma che allo stesso tempo mi ha reso capace di cogliere alcune sfumature che mi hanno arricchito. Sicurezza non significa chiusura ma attenzione agli altri e alle loro necessità. Guardare oltre significa intervenire per risolvere i disagi prima che si trasformino in problemi. E per farlo, spesso, basta solo ascoltare chi Cuneo la vive e la ama e, come me, la vuole ancora più sicura, ancora più bella, ancora più ricca di opportunità di lavoro”.

IPE

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