Quattro giorni fitti di appuntamenti alla riscoperta di un prodotto che fa parte della storia culinaria della vivace frazione cheraschese e che la stessa punta da alcuni anni a rilanciare grazie all’impegno di volontari e aziende.
E’ quanto prevede il calendario del 3° "Festival della Rana" in programma tra venerdì 10 e lunedì 13 giugno a Roreto di Cherasco per iniziativa dell’Associazione La Rana, nata nel 2015 proprio per promuovere la riscoperta di un prodotto della gastronomia locale storicamente presente e sentito in questo angolo di provincia, famoso per la presenza di ristoranti che in altri tempi erano mete di buongustai interessati proprio a questa specialità, ma anche fonte di sostentamento per giovani e famiglie del luogo, complice l’abbondante presenza di questo animale nella valle ai piedi del suo abitato.
Dopo quelle già tenute con successo nel 2016 e 2018 e dopo lo stop imposto dalla pandemia, la kermesse roretese tornerà a deliziare i palati degli appassionati con la quattro giorni di manifestazione organizzata in piazza Caduti della Libertà (di fianco alla chiesa parrocchiale) grazie al sostegno del Comune e della Banca di Cherasco, il cui auditorium ha ospitato la presentazione del nuova edizione tenuta ieri, lunedì 30 maggio, alla presenza del presidente del sodalizio, Bartolo Barale, e per bocca di Umberto Ferrondi, nella sua doppia veste di assessore cheraschese alle Manifestazioni e rappresentante dei sei ristoranti che prenderanno parte alla rassegna.
Dopo i saluti portati dal sindaco cheraschese Carlo Davico e dai vertici dell’istituto di credito, intervenuti col presidente Giovanni Claudio Olivero e col vicedirettore generale Danilo Rivoira, è toccato proprio a Ferrondi illustrare i diversi momenti di una manifestazione che si aprirà venerdì 10 con un mercatino artigianale degli hobbysti, seguito dalla cena "La rana a Roreto" realizzata in collaborazione con l’Associazione Cuochi della Provincia di Cuneo e del Cfp Salesiani di Bra, in una serata che prevede anche un gemellaggio della buona tavola con la "Trotella della Valle Gesso" di Valdieri e la consegna della "Rana d’oro" agli amici dell’associazione.
La cena, così come il Mercatino e le diverse animazioni musicali previste nel programma della kermesse, si ripeterà nella serata di sabato 11, questa volta con ospite la vicina Cervere e i suoi porri. Evento nell’evento la serata "Baci e Rhum" con la presentazione dei Baci di Cherasco.
Domenica 12 giugno si tornerà a tavola, questa volta col pranzo del festival, mentre il pomeriggio verrà dedicato a un interessante laboratorio che vedrà protagonisti i vini del versante occidentale della zona del Barolo, con l’enologo Fabrizio Stecca, e la Robiola Cherasco De.Co col produttore Renato Maunero.
In giornata saranno previsti tour in e-bike sulle "strade della rana" prima di un’interessante apericena, ancora coi cuochi dell’associazione provinciale e i ragazzi del Cfp braidese.
Lunedì 13 giugno si chiuderà con una nuova cena, con protagonisti questa volta sei ristoranti del territorio, chiamati a preparare un menu a base di rane.
L’OASI NATURALISTICA DELLA RANA
La presentazione della rassegna è stata anche l’occasione per la presentazione del progetto allo studio del Comune di Cherasco, che, grazie alla collaborazione col festival e al contributo economico di Banca di Cherasco, ha affidato all’architetto torinese Maria Luce Reyneri e all’agronomo di Alpignano Sergio Fioravanzo la realizzazione di uno studio di fattibilità propedeutico alla realizzazione di un’Oasi Naturalistica della Rana. L’idea è quella, se si troveranno le fonti di finanziamento, di recuperare un sito da 4.200 metri quadrati nella zona del canale Pertusana, ai piedi del paese, con finalità educative, di conservazione della biodiversità e di accoglienza del pubblico, anche grazie alla predisposizione di due stagni attrezzati con passerelle, pontili e palafitte.