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Attualità | 01 giugno 2022, 17:03

Peveragno, a rischio crollo le scuole primarie? "Nessun pericolo, lavoriamo per la sicurezza dei ragazzi"

Il gruppo di minoranza SiAmo Peveragno lancia l'allarme, rifacendosi a due analisi del 2018 che sottolineavano l'inadeguatezza della struttura di via Piave a livello antisismico

Peveragno, a rischio crollo le scuole primarie? "Nessun pericolo, lavoriamo per la sicurezza dei ragazzi"

Le scuole primarie di Peveragno, sin dal 2018, non sono idonee dal punto di vista sismico? Si rischia il crollo, e chiaramente la vita, dei bambini e del personale ospitato all’interno?

Ad alzare ombre sulle condizioni strutturali delle scuole è stata una lettera prodotta dal gruppo di minoranza in consiglio comunale SiAmo Peveragno, inviata il 26 maggio scorso al Prefetto, al dirigente dell’ambito territoriale di Cuneo, al dirigente scolastico dell’IC Peveragno-Chiusa di Pesio, al comando provinciale dei vigili del fuoco di Cuneo, allo SPRESAL e al SISP. E alla responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Peveragno servizio Opere Pubbliche Carla Mussi (in carica però soltanto dal 23 al 31 maggio dell'anno in corso).

Le analisi del 2018 e le rimostranze dei consiglieri: “Situazione gravissima”
A monte dell’invio della lettera la lettura di due analisi - realizzate rispettivamente il 13 giugno e il 26 luglio 2018 dall’ingegner Franco Giraudo - sulle scuole del paese. Secondo quanto rilevato le scuole non sono attualmente idonee “a sopportare le azioni previste dalla normativa vigente, che comprendono sia i carichi statici sia le azioni dovute ai terremoti, con possibilità di crollo parziale e/o totale dell’edificio”; i consiglieri si dimostrano particolarmente preoccupati nel leggere, all’interno della relazione, come durante un evento sismico la struttura (pur non essendo in una situazione di pericolo imminente) rischierebbe di crollare del tutto.

E’ lecito lasciare i ragazzi in un edificio in simili condizioni, senza avere in programma di realizzare interventi strutturali di alcun tipo, si chiede SiAmo Peveragno. “Non ci rassicura l’ipotesi di realizzare un nuovo polo scolastico, i cui tempi e certezze di realizzazione non sono ad oggi conosciuti. Non è invece stato assolutamente mai precisato quali siano gli interventi previsti per le scuole esistenti per evitare il rischio crollo, considerando che al di là dei progetti, i ragazzi ed il personale scolastico occupano giornalmente le scuole – si legge nella lettera - . Riteniamo di aver fatto il possibile per avere chiarimenti e, non avendoli ottenuti, ci rivolgiamo con la presente a chi può avere competenza in materia”.

In tempi recenti abbiamo assistito a tragedie che potevano essere evitate con una puntuale manutenzione - proseguono - . La lettura delle relazioni lascia chiaramente intendere che la situazione degli edifici sia preoccupante e non ci si possa affidare alla buona sorte sperando non capiti nulla”.

La risposta: “La scuola non crolla. Dalla minoranza atteggiamento irresponsabile”
Il sindaco Paolo Renaudi affronta la situazione: “La situazione è semplice; le scuole sono state costruite tra gli anni ‘60 e i ‘70 e, come la maggior parte degli edifici realizzati in quell’epoca, è evidente non rispettino i requisiti sismici di una legge del 2018. Che ha normalizzato standard di sicurezza sismica moderni e non concepibili in quegli anni, ovviamente. Proprio per questo siamo partiti con la progettazione del nuovo polo scolastico”.

Questo non significa che la scuola crolla o crollerà, per fortuna la situazione sismica del paese è di tutta tranquillità – prosegue il primo cittadino - . Nessun edificio storico, come le nostre chiese, rispetta i requisiti sismici della nuova legge ma rimane su da centinaia di anni. Tutti gli enti pubblici sono spinti ad adeguarsi, e anche noi lo stiamo facendo: perizie e valutazioni come quelle prese a esempio nella lettera non erano mai state fatte, prima, e pochi giorni prima dell’invio del testo da parte della minoranza abbiamo stanziato denaro per un’indagine ulteriore allo scopo di valutare la necessità di nuovi interventi (una coincidenza che, mi viene da dire, è particolarmente curiosa). Stiamo lavorando per fare il massimo possibile e garantire la sicurezza ai ragazzi, con interventi di adeguamento sismico e aggiornamento per decine di migliaia di euro. Continueremo a farlo, invece di buttarla in caciara a ogni piè sospinto”.

Semplicemente non è vero che la scuola non è più agibile, tanto che in campagna elettorale la minoranza ha sostenuto che si potesse mantenere la struttura con pochi, piccoli, interventi di adeguamento. Non commento, poi, le estrapolazioni senza contesto di due lettere perché in questo modo si può far dire qualunque cosa a chiunque. Questo atteggiamento di attacco continuo, e gli sforzi continui per ‘metterci i bastoni tra le ruote’, sono pericolosi e rappresentano una grave irresponsabilità da parte dei consiglieri” conclude Renaudi.

Simone Giraudi

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