Colore, musica, ritmo e una lunga bandiera arcobaleno.
Sono quasi quattromila le persone che oggi hanno raggiunto Cuneo per partecipare al primo Pride, organizzato nel capoluogo della Granda, una delle manifestazioni più partecipate, con tantissimi giovani e famiglie.
Rimandato di due anni per la pandemia, il primo pride nella storia di Cuneo, organizzato dall'associazione #Grandaqueer, ha come nome "R-Esistenza": una grande sfilata colorata, che ha richiamato non solo persone Lgbt ma anche attivisti e cittadini.
Il corteo, partito alle 16 da piazza Europa, ha attraversato corso Nizza, attraversato il Rondò e raggiunto il Parco della Resistenza, che ospita la panchina arcobaleno, inaugurata lo scorso anno.
"Il nostro obiettivo - ha spiegato Luciano Lopopopo, Presidente nazionale Arcigay - è quello di portare nei territori e nelle città l'orizzonte della lotta per i diritti ed essere presidio di presidio di legalità, democrazia, partecipazione per esserci nei luoghi dove esistono fragilità".
"Sentiamo la vicinanza delle istituzioni cittadine" - dice Elisabetta Solazzi, presidente di Arcigay Granda Queer Cuneo - "e ringraziamo la città di Cuneo che ha patrocinato l'evento".
Alla sfilata hanno presenziato molti esponenti della politica, tra cui il ministro Fabiana Dadone, rappresentanti dei Radicali, del Partito Democratico e alcuni dei candidati a sindaco nella città di Cuneo per le amministrative del prossimo 12 giugno.
L'arrivo al parco della Resistenza è stato accompagnato da vari slogan tra cui "Amore libero", "Noi esistiamo" sulle note di "Nessuno mi può giudicare".