Un cartello ad una parete del cimitero di Bra, visibile da tutti. Lo ha affisso Marco, che ha voluto segnalare il furto dei fiori dalla tomba di suo padre, portati ieri e oggi spariti. La segnalazione è stata fatta anche al sindaco della città della Zizzola e, condivisa anche sui social, è stata molto commentata.
Ovvio che quanto accaduto a Marco non sia un caso isolato né un furto economicamente rilevante. Spesso sono stati segnalati alla nostra redazione furti di oggetti e fiori dalle tombe, addirittura di giocattoli da quelle dei bambini.
Si tratta di un gesto che viene sempre condannato, perché viola il dolore più intimo e profondo di ciascuno di noi, quello della perdita di una persona cara.
Il cartello di Marco è molto civile e chiama in causa proprio la bassezza del comportamento, bassezza morale in primo luogo.
"Mi rivolgo a te che hai rubato i fiori dalla tomba di mio padre. Mi chiedo solo cosa siano per te il rispetto o il culto dei morti, quale valore possa avere per te mettere sulla tomba di una tua persona cara dei fiori rubati"... si legge nel cartello affisso.
E la conclusione da "I Sepolcri" di Foscolo: "Una civiltà che non rispetta i morti non merita di sopravvivere"...