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Economia | 18 giugno 2022, 07:15

Le mani dell'Abet Bra sull'americana Fiberesin, Bandieri: «Un'operazione che seguivamo da due anni»

L’amministratore delegato dell’industria dei laminati: "La società statunitense è una realtà di piccole dimensioni ma leader nel suo settore, di cui ora, unendo le forze, diventiamo i principali attori"

Ettore Bandieri, amministratore delegato dell'Abet Laminati di Bra

Ettore Bandieri, amministratore delegato dell'Abet Laminati di Bra

La scorsa settimana l’Abet Laminati ha reso pubblica l’acquisizione della Fiberesin Inc, società Usa che si occupa della progettazione, produzione e vendita di facciate ventilate in Hpl. "È un’operazione che stavamo seguendo da oltre due anni, ma poi il Covid ha reso tutto più difficile", spiega Ettore Bandieri, amministratore delegato dell’azienda braidese. "Tengo a precisare che non si tratta di una delocalizzazione negli Stati Uniti. Fiberesin è una realtà di piccole dimensioni, ma leader nel suo settore, di cui ora, unendo le forze, diventiamo i principali attori. Inoltre, questa operazione ci permette di far fronte alle politiche protezionistiche che gli Stati Uniti stanno sempre di più attuando, rendendo difficile importare merce".

Cogliamo allora l’occasione per fare il punto sulla presenza internazionale dell’Abet. "Per noi il mercato estero rappresenta circa il 60% di fatturato. Al momento, abbiamo nostre consociate in undici Paesi del mondo con venditori e magazzini, ma esportiamo anche in altri, tramite distributori che seguiamo direttamente da Bra".

A ormai quasi quattro mesi dallo scoppio della guerra in Ucraina, la situazione complessiva dell’azienda rimane abbastanza immutata. "Continua a esserci una tensione nella fornitura delle materie prime, con disponibilità sempre scarsa. La nostra principale preoccupazione sono i costi energetici, schizzati a livelli impressionanti in poco tempo. Per quanto riguarda il mercato, la domanda, soprattutto a livello europeo, è attualmente in calo, dopo aver tenuto per circa un mese e mezzo. Sul breve-medio periodo, possiamo contare ancora su una backlot di produzione alto, in quanto l’ultimo anno e mezzo è stato positivo, ma, se questa situazione dovesse persistere, a partire dal prossimo settembre potrebbe sorgere il timore di recessione economica. Questo del resto è un sentimento condiviso da tutto il settore, come abbiamo potuto riscontrare dal confronto con i nostri concorrenti", conclude Bandieri.

Luca Sottimano

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