Dicono che i rapporti nel centrodestra tra Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia non siano mai stati tesi come in questi giorni.
Aver mancato i ballottaggi a Mondovì e Savigliano e lo stacco notevole, pur in presenza del secondo turno a Cuneo, tra Franco Civallero e Patrizia Manassero, ha accentuato le divisioni tra i partiti e all’interno delle stesse forze politiche.
Lega e Fratelli “sparano” su Forza Italia, senza risparmiare critiche al presidente Alberto Cirio, ma al tempo stesso si guardano con vicendevole sospetto.
La Lega si è sentita lasciata sola, mentre i Fratelli, pur in presenza di numeri modesti, che non hanno soddisfatto appieno i big nazionali, gongolano perché considerano compiuta la mission loro affidata: ottenere qualche punto in più (o anche soltanto qualche decimale) della Lega.
La consegna (tacita) che i capi nazionali e regionali di FdI avevano dato ovunque era innanzitutto questa, avendo lo sguardo già proiettato alle prossime elezioni politiche.
Ma vediamo nel dettaglio le percentuali ottenute dai tre partiti nei centri della Granda in cui si sono presentati ciascuno col proprio simbolo.
A Cuneo: Fratelli d’Italia 1358 voti (6,15%), Lega 1335 (6,05%), Forza Italia-Udc 319 (1,45%).
A Mondovì: Fratelli d’Italia 595 (6,72%), Lega 447 (5,05%), Forza Italia 298 (3,37%), Udc 131 (1,48%).
A Savigliano: Fratelli d’Italia 774 (9,13%), Lega 579 (6,83%), Forza Italia –Udc 214 (2,53%).
In Piemonte è ad Alessandria, storico feudo leghista, che il partito di Salvini subisce il sorpasso che più brucia: Fratelli d’Italia 14,85%, a fronte del 10,55% della Lega e dell’8,26% di Forza Italia.
Ciascun partito, a sua discolpa, solleva la questione del “cannibalismo” condotto dalle liste civiche a proprio danno.
Savigliano, come dicono i numeri, è comunque la città del Piemonte Sud (province di Cuneo-Asti) in cui FdI strappa il miglior risultato dietro ad Alessandria, Borgomanero, San Maurizio Canavese, Omegna e Chivasso.
I natali di Crosetto nella città dei Santarosa e la sua venuta a Palazzo Taffini a sostegno del candidato sindaco Gianluca Zampedri, evidentemente, hanno fatto sentire i loro effetti nell’urna.