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Attualità | 20 giugno 2022, 10:14

“Sulla strada dei Balcani”: il teatro di Pino Petruzzelli chiude il festival Funamboli di Mondovì

Il prossimo 25 giugno alle ore 17.30 nel giardino della Biblioteca Civica, un monologo teatrale che racconta la storia di un viaggio che va oltre la guerra

“Sulla strada dei Balcani”: il teatro di Pino Petruzzelli chiude il festival Funamboli di  Mondovì

Sta per volgere al termine la terza edizione del piccolo festival “Funamboli – parole in equilibrio”, la kermesse culturale organizzata dall’associazione Gli Spigolatori che vivrà la sua tappa conclusiva sabato 25 giugno alle ore 17.30 con l’allestimento, presso il giardino della Biblioteca Civica di Mondovì, del reading teatrale “La strada dei Balcani” di e con Pino Petruzzelli. Il noto attore teatrale porterà nella città del Moro un monologo nel quale ripercorrerà i suoi viaggi in quella terra di mezzo che sono i Balcani, focalizzandosi, con l’ausilio di alcuni pannelli fotografici, su ciò che ha visto e vissuto all’indomani della cessazione del conflitto tra bosniaci e serbo-croati.

Sarajevo, Mostar, Srebrenica, nomi emblematici ormai entrati nell’immaginario collettivo, ma anche Kosovo e Albania per un carnet de voyage dipinto con i tratti delle parole. Con la sensibilità e l’introspezione di Petruzzelli il pubblico verrà trasportato in quel territorio spesso liquidato con il sostantivo di “polveriera”, tanto geograficamente vicino quanto apparentemente lontano e inaccessibile. Un territorio che si porta incollata addosso una storia di guerra e di violenza, ma che è contraddistinto da tradizioni, colori, sapori, musiche e lingue capaci di racchiudere in sé tutta la storia d’Europa.

"Siamo molto felici di avere nuovamente Pino qui a Mondovì - ha dichiarato la direttrice del festival, Valentina Sandrone "L’anno scorso aveva letto Mario Rigoni Stern ed era stato incredibilmente emozionante. Siamo certi che anche quest’anno non sarà da meno grazie alla sua esperienza diretta, alla sua capacità di entrare in contatto con le vite e con le sensibilità delle persone che ha incontrato lungo il percorso. Ci aspettiamo un momento di altissimo teatro, arricchente per tutti".

 “Quest’anno abbiamo avuto l’opportunità di allestire tre mostre fotografiche all’interno del programma del festival – riferisce la curatrice, Lucia Bottero ma ascoltare un reading sui Balcani con un allestimento scenografico costituito dalle foto dell’attore medesimo è un’opportunità unica: possiamo ascoltare e vedere contemporaneamente, due azioni fondamentali per comprendere e accogliere il prossimo".

comunicato stampa

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