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Attualità | 24 giugno 2022, 18:06

Ad Alba il progetto "CreAzione - Il teatro della realtà", rivolto ai giovani della terza adolescenza

Organizzato da Caritas in collaborazione con Albatros si svolgerà presso la sede del seminario vescovile. Presenti la coach life Raquel Rubio Castaneda e la pastorale giovanile

Ad Alba il progetto "CreAzione - Il teatro della realtà", rivolto ai giovani della terza adolescenza

Dopo il successo confermato dello spettacolo contro il bullismo "Sparkleshark", il laboratorio teatrale Albatros tornerà protagonista il prossimo 30 giugno, alle ore 18 nella sede del seminario diocesano (piazza Vittorio Veneto 1), a fianco della Caritas diocesana albese, della coach life Raquel Rubio Castaneda e della pastorale giovanile, per il primo incontro che darà vita al progetto "CreAzione - Il teatro della realtà".

Il progetto, rivolto ai giovani della terza adolescenza, si pone come obiettivi quelli di promuovere il contrasto di fenomeni di esclusione sociale tra minori e giovani, di rafforzarne le competenze, le conoscenze, le abilità e le relazioni sociali e, infine, di ridurre il fenomeno dell’abbandono scolastico dei minori. Il progetto, che coinvolgerà le diverse sedi dell’I.I.S.S. “Piera Cillario Ferrero” di Alba, Neive e Cortemilia, e tutto il territorio della Diocesi di Alba, grazie alla Pastorale Giovanile, è stato, inoltre, scelto come progetto innovativo per l'utilizzo del Teatro dell'Oppresso di Augusto Boal, di cui si conosce la forza di analisi sensibilizzazione e coscienzalizzione della realtà. 

“Il teatro dell’oppresso – spiega Angioletta Cucè, direttore artistico di Albatros, nonché cofondatrice dell’associazione “Giolli sviluppo e sperimentazione del teatro dell’Oppresso di A. Boal”, nata nel 2007 e attualmente unica in Italia – è un metodo teatrale inventato e sviluppato da Augusto Boal negli anni '60, prima in Brasile e poi in Europa, e ora diffuso in tutto il mondo, che usa il teatro come linguaggio, come mezzo di conoscenza e trasformazione della realtà interiore, relazionale e sociale. È un teatro che rende attivo il pubblico e serve ai gruppi di spett-attori per esplorare, mettere in scena, analizzare e trasformare la realtà che essi stessi vivono”.

La tecnica consiste essenzialmente nell'uso del linguaggio teatrale diffuso, nell'uso dello spazio estetico e delle sue proprietà gnoseologiche, per avviare processi collettivi di coscienzalizzione, cioè di cambiamento personale e sociale.

“Pur toccando aspetti personali ed emotivi – prosegue Angioletta Cucè -, il teatro dell’oppresso non si pone come terapia, ma come strumento di liberazione collettiva che poggia sulla presa di coscienza autonoma delle persone, sullo specchio multiplo dello sguardo degli altri. In altre parole si propone lo sviluppo della teatralità umana al fine di analizzare e trasformare le situazioni disagio, malessere, conflitto, oppressione”.

Albatros condurrà quindi un laboratorio socio teatrale in cui creare relazioni e condivisioni di vissuti, in maniera comunitaria.

Le tecniche del teatro dell’oppresso sono usate per incoraggiare le persone alla cittadinanza attiva e per partecipare alla vita politica e sociale. In questo senso il teatro intende rappresentare le oppressioni quotidiane, affrontarle e possibilmente trasformarle in forma creativa e socializzata. Il coach, attraverso incontri individuali e Ripetuti, aiuta il coachee a maturare un più alto grado di consapevolezza per effettuare scelte responsabili e acquisire più autonomia e fiducia. Gli incontri serviranno per individuare specifici obiettivi personali e professionali orientati al futuro desiderato e all’apprendimento autonomo.

Al termine del laboratorio teatrale e degli incontri di coaching, verrà allestito uno spettacolo teatrale che metterà in scena i risultati del lavoro svolto. Lo spettacolo teatrale sarà anche l’occasione per presentare il progetto alla popolazione e per riflettere sui temi della fragilità giovanile.

Incontro informativo giovedì 30 giugno alle ore 18.00 nella sede del Seminario Diocesano, in piazza Vittorio Veneto, 1 ad Alba. Per informazioni 335 5283894

Andrea Olimpi

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