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Sanità | 30 giugno 2022, 18:00

Neuropsichiatria infantile, la Regione stanzia 1,5 milioni di euro. Lo psichiatra Risso: "Bene che la politica abbia capito la gravità della situazione"

Lo stanziamento, a favore delle Aziende sanitarie, verrà destinato principlamente all'assunzione di personale e alle strutture ambulatoriali del territorio

Neuropsichiatria infantile, la Regione stanzia 1,5 milioni di euro. Lo psichiatra Risso: "Bene che la politica abbia capito la gravità della situazione"

Nei giorni scorsi la Regione Piemonte ha annunciato lo stanziamento della somma di 1.547.410 euro alle Aziende sanitarie regionali per la neuropsichiatria infantile. 

Un problema, quello del disagio psichico nelle fasce più giovani della popolazione, esploso nel periodo del Covid ad un livello tale da trovare le strutture impreparate ma soprattutto non strutturate per gestirlo. Mancanza di personale, di spazi adeguati, di posti letto dedicati. 

Basti pensare all'alto numero di ragazzi ricoverati nei reparti di Pediatria per disturbi legati alla psiche, in una struttura che dovrebbe occuparsi di problemi di salute fisica. Ma dove ospitarli? 

Ora la Regione ha deciso per questo stanziamento straordinario, destinato in particolare a potenziare la rete di assistenza territoriale e ad assumere figure quali educatori, oss e infermieri.

"Psicologi e psichiatri, invece, non se ne trovano - spiega il dirigente del Dipartimento di salute Mentale dell'Asl CN1 Francesco Risso. La programmazione universitaria, in questo ambito, ha creato dei vuoti enormi di specialisti, ai quali si sta rimediando, ma bisognerà aspettare ancora degli anni prima di tornare a regime. Detto questo, sottolineo come questa presa d'atto della difficilissima situazione da parte della politica sia un'ottima cosa". 

Importante, per il dottor Risso, intervenire in modo rapido, appoggiandosi ai servizi territoriali e individuando le situazioni border line o gli esordi di disturbi, che siano psichici o alimentari. Per quelli psichiatrici restano fondamentali le strutture ospedaliere, ma si sta lavorando molto in ambito ambulatoriale e creando una rete di associazioni, come quella inaugurata ieri a Savigliano, "La voce di Elisa", nata con lo scopo di aiutare i ragazzi e i giovani adulti in difficoltà. 'associazione è nata in ricordo di una giovane donna che non ce l'ha fatta, soccombendo al male invisibile.

"Più che di strutture, c'è bisogno di personale, di risorse umane - sottolinea ancora il dirigente. E a questo saranno principalmente destinati questi fondi. L'Asl Cn1 si è attivata con dei servizi ambulatoriali. da inizio anno è attivo quello dell'ospedale di Saluzzo, dove seguiamo una quarantina di giovani e ragazzi. Lì trovano un ambiente meno medicalizzato, più accessibile, dove non si sentono stigmatizzati ma trovano ascolto e accoglienza. Questa enorme ondata di disturbi tra i giovanissimi ha avuto, comunque la si guardi, un vantaggio: quella di abbattere il pregiudizio su queste tematiche. E' difficile non incontrare una persona che non abbia un conoscente non coinvolto. Ecco che questo ha portato tutti a prendere atto che la prevenzione, anche in questo ambito, è fondamentale".

"Sono un ottmista di natura, - conclude il dottor Risso. Combattiamo ogni giorno, i problemi sono ancora tanti, ma vedo comunque un filo di luce, le cose sono leggermente migliorate negli ultimi mesi. E l'attenzione della politica verso questi temi, sempre trascurati, è un buon segnale. La situazione era ed è tale, che non è possibile fare finta di niente".

Barbara Simonelli

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