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Attualità | 02 luglio 2022, 12:35

“Nativitas”: una nuova associazione di volontari per il Santuario di Vicoforte

Il 27 giugno l’elezione del direttivo. Presidente del sodalizio Marzia Danna, vice il diacono Adriano Stefanoni. Segretaria Stefania Trombetta

“Nativitas”: una nuova associazione di volontari per il Santuario di Vicoforte

Una nuova realtà, che si affiancherà a quelle già esistenti, per incrementare i servizi offerti dal Santuario della Natività di Maria “Regina Montis Regalis” di Vicoforte. Lunedì 27 giugno 2022 si è riunito per la prima volta ufficialmente il direttivo della nuova associazione di promozione sociale “Nativitas”, che rivolgerà particolarmente la sua attenzione alla fruizione culturale e alla comunicazione. Il sodalizio, affiliato alla rete Acli, si è costituito ufficialmente lunedì 27 giugno, a Casa Regina Montis Regalis dove si è tenuta la prima assemblea.
«“Nativitas” è una realtà che si pone a fianco, non in contrapposizione, ad altre associazioni già esistenti – sottolineano il vicario generale don Flavio Begliatti e il rettore del Santuario, don Francesco Tarò la volontà è quella di erogare nuovi servizi, potenziando e aggiornando soprattutto tre ambiti: quello dell’accoglienza a visitatori e pellegrini, quello della cura dei contenuti culturali e quello della comunicazione. Naturalmente non mancherà la funzione di supporto alle funzioni liturgiche».
Nel corso della prima assemblea, i soci fondatori hanno eletto presidente la giovane vicese Marzia Danna, ex-assessore comunale di Vicoforte, da sempre volontaria al Santuario nelle vesti di organista. Suo vice sarà il diacono monregalese Adriano Stefanoni, mentre il ruolo di segretaria è stato assegnato a Stefania Trombetta, vicese, autrice di una ricerca dedicata alle origini del Santuario. I consiglieri di amministrazione dell’associazione sono don Riccardo Agosti, don Flavio Begliatti, Maria Agnese Svanera, Renata Bassanelli, Maria Teresa Roberi Blengini, Paolo Roggero.
«Il primo nucleo di “Nativitas” è nato con il gruppo di lavoro che ha dato vita agli eventi per il 450º anniversario dalla nascita di Cesare Trombetta – racconta la presidente Danna – per l’occasione si è instaurata una bella collaborazione tra persone diverse per formazione ed esperienza. Così, di concerto con il Rettore e il Vicario abbiamo pensato di continuare su questa strada, intraprendendo un percorso più articolato e dando seguito alle idee e agli spunti emersi in quel contesto».
L’associazione, in prima istanza, si farà carico della riorganizzazione dell’offerta di visite guidate al Santuario, coordinando i volontari. Inoltre, è in corso un’operazione di rinnovamento sul fronte comunicativo, finalizzata alla messa a disposizione di visitatori e pellegrini di strumenti più moderni per scoprire la ricchezza del complesso monumentale. In ultimo, l’obiettivo del gruppo è quello di avere una struttura in grado di contribuire al complessivo percorso di rilancio e valorizzazione del bene artistico e spirituale, anche attraverso la partecipazione a opportunità offerte da fondazioni bancarie o istituzioni. Bandi e progetti, come ad esempio “Santuari e Comunità”, proposta della Fondazione CRT tuttora in corso con il restauro dei portoni, con il finanziamento di nuove risorse di valorizzazione culturale e con la campagna di raccolta fondi “Un santuario da ascoltare” finalizzata alla realizzazione di audioguide inclusive.
«È importante sottolineare come “Nativitas” sia una realtà non soltanto vicese, ma per precisa volontà dei fondatori ha nei soci una rappresentanza di tutte le età e di tutte le zone pastorali della Diocesi, da Mondovì alla Valle Bormida – commenta il Rettore, don Francesco Tarò –. Il concetto di fondo è che questo Santuario è un bene di tutti, non solo dei vicesi e dei monregalesi, ma di tutto il territorio. Come abbiamo recentemente riscoperto, grazie anche alle ricerche di Stefania Trombetta e Giancarlo Comino, nelle pietre della basilica ci sono i sacrifici e la fede di tutte le comunità circostanti. Come già sottolineato anche dal nostro Vescovo, Egidio Miragoli, è importante riscoprire l’appartenenza a questo luogo e alla sua storia, che è la nostra. La devozione a Maria Regina del Monte Regale è un nostro patrimonio spirituale profondo, parte del nostro Dna. Questo abbiamo voluto che fosse rappresentato pienamente in questa nuova realtà. Tutti coloro che volessero collaborare e dare il loro contributo sono bene accetti, la nostra porta è aperta».

comunicato stampa

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