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Attualità | 05 luglio 2022, 10:43

Nell’Albese è il giorno della conta dei danni dopo l’ennesima tromba d’aria [FOTOGALLERY]

Numerosissimi gli alberi caduti per la forza del vento che ha investito una vasta area di Langhe e Roero. A Treiso vigneti piegati a terra, un’auto rovesciata a Baraccone di Castagnito

Un vigneto abbattuto dalla furia del vento a Treiso

Un vigneto abbattuto dalla furia del vento a Treiso

E’ il giorno della conta dei danni all’indomani della tromba d’aria abbattutasi sulle colline di Langhe e Roero nel pomeriggio di ieri, lunedì 4 luglio, quando una vasta porzione di territorio è stata investita da una perturbazione che, secondo i dati raccolti dalla centralina meteo della Cooperativa Erica, è stata caratterizzata da venti che hanno spirato sulla zona a una velocità superiore ai 50 km orari e una quantità di acqua andata oltre i 200 millimetri all’ora.

Una perturbazione che per la sua violenza ha ricordato quella abbattutasi sull’Albese il 31 luglio dello scorso anno, quando venti fortissimi colpirono in particolare la capitale delle Langhe allora causando in particolare la caduta di diversi alberi in strada di Mezzo e danni alla copertura di un palazzo in via Pietro Ferrero.

Ben più vasta la porzione di territorio interessata dal nubifragio che ha investito tutto l’Albese a partire dal primo pomeriggio di ieri, in arrivo dal Monregalese, per poi spingersi – anche lì con danni importanti – verso l’Astigiano, il Torinese e la zona al confine con la Liguria.

Una bufera violenta e spaventosa, che ha pesantemente investito intere zone della città, abbattendosi in particolare sui versanti di Santa Rosalia e ai piedi della collina di strada Castelgherlone, con allagamenti in corso Piave e agli impianti sportivi di San Cassiano, per arrivare sino a Madonna di Como, lasciando dietro di sé alberi e rami caduti a terra, intere zone allagate, tetti e coperture pesantemente danneggiate, tendoni e persino auto rovesciate (come accaduto a Baraccone di Castagnito, dove un'utilitaria è stata ribaltata dalle radici di un albero sradicato dalla tempesta e dove hanno subito nuovi importanti danni le strutture dell’area Isola Verde, nella zona prossima al Tanaro), interi vigneti piegati dalla forza del vento (come accaduto a Treiso, dove si registrano anche danni a strade e al cimitero del paese ) e anche un principio d’incendio a Diano d’Alba, causato da un fulmine che ha colpito la parte del complesso Spianamento.

Oggi, si diceva, si contano i danni, nell’attesa del prossimo manifestarsi di eventi che, anche a queste latitudini, ormai non rappresentano più isolate eccezioni.

Ezio Massucco

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