"Le case della salute di Langhe e Roero? Le finanzierà la Regione". In questi termini l’assessore regionale Luigi Icardi ha ribadito come nulla cambi, nella progettazione dei futuri presidi di territorio dell’area albese e braidese, dopo la recente pubblicazione gli esiti relativi ai bandi sui finanziamenti Pnrr destinati alla sanità territoriale.
L’occasione è stato il convegno promosso dalla Cisl provinciale e ancora in ancora in corso nel palazzo della Provincia a Cuneo, con la partecipazione, tra gli altri, del direttore generale dell'Asl Cn2 Massimo Veglio (vedi anche il video).
"Sull’intero territorio della Granda – ha ribadito l’esponente della Giunta Cirio – sono previste 14 nuove 'case di comunità' dimensionate in base al numero di abitanti, poi 5 ospedali di comunità e 6 centrali operative territoriali". Per quanto riguarda le prime, "10 saranno finanziate con fondi Pnrr, mentre le 4 previste sul territorio dell'Asl Cn2 verranno realizzate con partenariato pubblico privato".
L’assessore ha così ribadito come per i due ex ospedali di Alba e Bra la strada maestra rimanga quello del progetto incardinato lo scorso anno grazie alla collaborazione tra la stessa Regione, che ha acconsentito a non vendere i due immobili dismessi, la Fondazione Crc, che interverrebbe a finanziarne la riqualificazione tramite la partecipata Ream Sgr e le due amministrazioni comunali. Attori di un’intesa che, avviata ancora sotto la presidenza di Gianni Genta alla Crc, attende ora di trovare concretezza nelle forme di un bando pubblico volto a individuare il soggetto che materialmente si farà carico di interventi che, nel caso albese in particolare, prevedono l’abbattimento della parte più recente del San Lazzaro e la realizzazione nella stessa sede di una nuova struttura destinata a ospitare ambulatori, uffici e altre sedi della medicina di territorio.
Per quanto riguarda invece la casa di comunità di Cortemilia,"verrà finanziata coi cosiddetti fondi Aree Interne" mentre quella di Canale "con fondi regionali", ha ribadito Icardi, sottolineando che le strutture territoriali "saranno aggiuntive a quello che già".
Quello sulle case della comunità non esauriscono l’impegno finanziario e logistico della Regione su questo importante capitolo. L’ex sindaco di Santo Stefano Belbo ha infatti enumerato altri interventi con stanziamenti per oltre 138 milioni di euro sull’antisismica (15 quelli destinati alla nostra provincia) e 102 milioni per tutti i pronto soccorso regionali (più di 10 milioni in Granda per una loro migliore informatizzazione e messa in rete). E, ancora, al Cuneese arriveranno 12 milioni per l'acquisto di nuove attrezzature sanitarie.
"Il nostro obiettivo è dare una risposta adeguata alla sanità del terzo millennio – ha concluso in proposito Icardi –. L’esperienza della pandemia ci ha insegnato come tagliare sulla sanità sia sempre un errore".