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Attualità | 31 luglio 2022, 14:24

Alba, restauratori all’opera su muri, pavimenti e tombe della prima chiesa paleocristiana

In settimana le prime giornate di "Cantieri aperti" al di sotto della Cattedrale di San Lorenzo

Realizzato grazie al contributo della Fondazione Crc, l'intervento promosso da Mudi è curato dai restauratori de La Bottegaccia Restauri, affiancati dalle studentesse del Liceo Artistico Pinot Gallizio

Realizzato grazie al contributo della Fondazione Crc, l'intervento promosso da Mudi è curato dai restauratori de La Bottegaccia Restauri, affiancati dalle studentesse del Liceo Artistico Pinot Gallizio

L’area archeologica del MUDI, il Museo Diocesano albese, al di sotto della cattedrale di San Lorenzo, ha restituito alla città un significativo spaccato della propria storia, scaturito dalle indagini archeologiche eseguite tra il 2007 e il 2008.

Nel percorso archeologico sono musealizzate le tappe dello sviluppo edilizio della città e della cattedrale stessa. L’area in cui, in età paleocristiana, venne edificata la prima chiesa, occupava già al tempo di Alba Pompeia una posizione strategica nel tessuto urbano della città romana, al centro dello schema ortogonale degli assi viari.

L’indagine condotta sotto la pavimentazione della cattedrale ha permesso di individuare i resti di un edificio di destinazione civile: la basilica, edificio pubblico affacciato sul lato orientale del Foro. Nel IV secolo l'area è occupata da un fabbricato/magazzino e nel VI secolo viene costruita la prima chiesa paleocristiana. La primitiva chiesa altomedievale, alla fine del X secolo, lascia il posto alla chiesa romanica a tre navate che ingloba il fonte battesimale.

Ora, a distanza di una quindicina di anni, e a 10 anni dalla nascita del Museo Diocesano, alcune aree archeologiche necessitano di urgenti interventi di restauro e consolidamento.

Nei giorni scorsi è iniziato l’intervento di restauro conservativo sugli apparati murari, pavimentali e tombali dell’area della prima chiesa, un ambiente dell’edificio paleocristiano in cui è visibile una tomba a cassa antropomorfa.

Il restauro, realizzato grazie al contributo della Fondazione CRC, è curato dai restauratori de La Bottegaccia Snc – Restauri, in questi giorni affiancati dalle studentesse del Liceo Artistico Pinot Gallizio di Alba, ed è finalizzato alla corretta conservazione delle strutture archeologiche e alla conseguente valorizzazione delle stesse, anche durante i lavori in corso. Infatti, in orario di apertura del Mudi, dal martedì al venerdì, i visitatori potranno incontrare i restauratori e vederli all’opera per tutta la durata del cantiere.

Inoltre, verranno organizzate alcune giornate specifiche di “Cantieri Aperti”, speciali visite guidate curate dal personale del museo e dai restauratori che illustreranno i lavori in corso e potranno rispondere a domande e curiosità.

Nel mese di agosto: giovedì 4, venerdì 5, venerdì 19 e venerdì 26 dalle 15.00 alle 17.00, sabato 27 dalle 15.00 alle 18.00; nel mese di settembre: venerdì 9 dalle 15.00 alle 17.00 e sabato 10 dalle 15.00 alle 18.00.

La prenotazione alle giornate di “Cantieri Aperti” è consigliata. Per info e prenotazioni: www.visitmudi.it, FB Museo Diocesano Alba, mail mudialba14@gmail.com, Cell. 345.7642123.

Redazione

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