Così Alba punta a difendersi dalle bombe d’acqua: "In tre anni investiti 3,6 milioni. Ora si guarda a bandi per altri 5,3"

Eventi meteo sempre più violenti e frequenti, con trombe d’aria e bombe d’acqua che negli ultimi anni hanno investito diverse zone della città, non mancando però mai di colpire in particolare quella di San Cassiano, la cui fragilità dal punto di vista del rischio idrogeologico è stata purtroppo confermata anche dall’ultimo episodio dello scorso 4 luglio, quando a venire allagati sono stati nuovamente gli spazi dello stadio "Manzo".

Il tema, e nello specifico quali interventi l’Amministrazione intenda mettere in campo per difendere il popoloso quartiere dai rischi insiti in questa sua condizione di fragilità è stato l’oggetto di un’interrogazione a risposta scritta che i consiglieri comunali Rosanna Martini (Impegno per Alba) e Mario Marano (Partito Democratico) hanno presentato all’indomani dell’ultimo disastro, rivolgendola all’attenzione della Giunta, del sindaco e dell’assessore ai Lavori Pubblici e Protezione civile Massimo Reggio, mentre analoga richiesta era intanto arrivata da Olinto Magara (Alba Liberale per Carlotta Boffa).

"Il problema è nella rete di raccolta delle acque piovane che scendono dalle colline – hanno sottolineato Martini e Marano, ricordando le sollecitazioni che arrivano dai cittadini –. Gli interventi di regimazione delle acque, compiuti in questi anni nella zona di San Cassiano, risultano insufficienti".

La risposta, e con quella un aggiornamento sulle iniziative messe in campo dalla Giunta in questa direzione è arrivata nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale, tenuta venerdì 29 luglio.

"Il dissesto idrogeologico è nei fatti una delle principali priorità di questa Amministrazione", ha spiegato Reggio, rivendicando con investimenti "in soli tre anni per 3.670.000 euro". Tra questi lavori conclusi per 730.000 euro (da fondi comunali), lavori in appalto per 2.520.000 euro (riguardanti l’opera di realizzazione dello scolmatore del Riddone, finanziata da fondi comunali, fondi regionali e della partecipata Sisi), lavori già finanziati in fase di progettazione per altri 420.000 euro (fondi comunali).

"Il Comune – ha ricordato poi l’assessore – sta compartecipando a un progetto esecutivo di canali scolmatori coi consorzi irrigui e con altri comuni limitrofi, di cui circa 2 milioni di euro di lavori insistono sul territorio albese" e ha presentato domanda di partecipazione "a due bandi di finanziamento PNRR (ministeriale) e regionali "con rilevanti interventi di sistemazione idrogeologica per un importo complessivo pari a 3.350.000 euro, di cui 1.450.000 sul quartiere San Cassiano/Santa Rosalia".

Questi ultimi – ha precisato – sono suddivisi in 514.000 euro per interventi su corso Piave da via Terzolo a strada cauda; 265.000 euro per lavori tra corso Piave, via Stoppa e via Acquedotto; 125.000 su strada Castelgherlone e 512.000 euro su corso Europa, località Gamba di Bosco e la rotatoria della Vigna.

Con riferimento specifico a San Cassiano lo stesso assessore ha parlato di "problematiche idrauliche irrisolte da decenni". "Questa Amministrazione – ha proseguito – ha realizzato il rifacimento della fognatura di via Pieroni, nel piazzale di fronte al campo sportivo, risolvendo un problema noto e presente da molti anni, a cui non era mai stato posto rimedio. Ora intende procedere procedere dando immediata esecuzione ai lavori di sistemazione idrogeologica della zona di strada Ballerini e località Basse, per un importo di circa 150.000 euro, nei tempi tecnici necessari, utilizzando fondi già disponibili per il dissesto idrogeologico. Successivamente – ha concluso – si procederà, o con fondi reperiti dai bandi, o con fondi propri, con la sistemazione dello scarico di strada Castelgherlone".