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Politica | 11 agosto 2022, 15:52

Sette consiglieri provinciali scrivono: "Disappunto per la data del 25 settembre e per due soli seggi"

La lettera al vice presidente Massimo Antoniotti: "Scelta che ci lascia amareggiati"

Sette consiglieri provinciali scrivono: "Disappunto per la data del 25 settembre e per due soli seggi"

Gent. Vice Presidente Massimo Antoniotti,

con la presente intendiamo evidenziare il nostro disappunto relativamente alla tua decisione di convocare le elezioni del presidente della Provincia di Cuneo per il 25 di settembre, prevedendo l’istituzione di soli due seggi, uno a Cuneo ed uno a Roddi.

Questa scelta ci lascia amareggiati per vari motivi. Innanzitutto, in quanto arriva a seguito di un confronto nel consiglio informale di lunedì 8 agosto nel quale la quasi totalità dei consiglieri si era espressa favorevolmente rispetto alla necessità di predisporre 4 seggi, uno per quadrante (Cuneo, Mondovì, Alba e Saluzzo), al fine di agevolare la partecipazione al voto di tutti gli amministratori della Granda, ritenendo che nessuno si debba sentire penalizzato solo perché rappresentante di un comune più periferico di altri.

Al termine del consiglio, infatti, le tue parole ci avevano convinto del fatto che fosse effettivamente tua intenzione quella di tentare ogni sforzo per raggiungere questo risultato.

Oggi prendiamo atto che così non era e che, forse, la decisione era già stata presa prima di quel confronto.

In secondo luogo, riteniamo che sia stata persa un’occasione. Avremmo potuto, per la prima volta dopo che l’ente provincia è stato riformato nel 2014, instaurare una prassi virtuosa per la quale, anche nel momento del voto, ogni territorio della provincia ha pari dignità, attuando a pieno la funzione di ente di area vasta che la legge conferisce all’istituzione che siamo chiamati ad amministrare. Hai deciso, invece, di far prevalere logiche diverse, correndo così il serio rischio di dare credito alle voci secondo le quali sia reale la volontà di qualcuno di gestire  la Provincia in base all’esclusiva appartenenza politica, elemento che non dovrebbe costituire la guida di chi è chiamato ad amministrare un ente pubblico.

Toccherà, quindi, spiegare ai nostri colleghi amministratori (pensiamo, ad esempio alla Valle Tanaro, alla Valle Infernotto, ed  alle Valli del Monviso) che non hanno avuto la fortuna di vivere in un comune vicino ad Alba, che la provincia non è tutta uguale e che è stato deciso di agevolare la partecipazione al voto solamente di qualcuno.

Riteniamo, infine, che quanto accaduto sia la plastica dimostrazione del fatto che occorra lavorare per assicurare alla provincia una guida che possa interpretare e garantire il pensiero di tutti, e non solo di una parte.

I Consiglieri provinciali Astesano Mauro, Danna Pietro, Dovetta Silvano, Martini Rosanna, Pellegrino Vincenzo, Sannazzaro Davide, Sibille Bruna

al direttore

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