Esprimo la più ferma condanna per l'attacco subito dallo scrittore Salman Rushdie, vittima di diverse coltellate subite da parte di un uomo mascherato mentre partecipava ad un evento a New York. Rushdie aveva subito la fatwa, ovvero la condanna a morte per blasfemia, dopo aver scritto un libro considerato eretico nel 1989 dall'allora ayatollah iraniano Khomeini.
Da allora, il regime di Teheran e la galassia jihadista gli aveva giurato vendetta.Il mio augurio di pronta guarigione ad uno strenuo difensore della libertà di espressione e la mia più ferma condanna contro chi, con la violenza, ci vorrebbe ridurre schiavi e in catene.
Lo dichiara Gianna Gancia, europarlamentare della Lega