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Politica | 16 agosto 2022, 08:30

"La Provincia ente 'assassinato'. Torni supporto intermedio tra Regioni e Comune"

A parlare, Paolo Radosta, consigliere comunale a Salmour: "L'elezione del nuovo presidente sia occasione per sollevare riflessioni sul destino di un ente insostituibile"

"La Provincia ente 'assassinato'. Torni supporto intermedio tra Regioni e Comune"

Riceviamo e pubblichiamo ufficialmente la lettera del consigliere comunale di Salmour Paolo Radosta.

"È ufficiale. Il 25 settembre, in concomitanza con le elezioni politiche, noi consiglieri comunali così come tutti gli altri amministratori locali saremo chiamati ad eleggere il nuovo Presidente della Provincia. Decaduto l’attuale presidente, Borgna, spetterà una nomina nuova ed i candidati in corsa sono già pronti a scattare dalle loro postazioni in batteria. Mi permetto solo un paio di considerazioni.

Anzitutto, stiamo rinnovando il documento ad un defunto. Un atto inutile e sterile. A seguito della famosa riforma Delrio del 2014, l’Ente provincia è stato depauperato nel suo ruolo, nelle sue funzioni e nei suoi finanziamenti. Nei fatti, è diventato un istituto sterile e vuoto nei mezzi e nei poteri. Questo nuovo sistema fa in modo che nulla possa confinare il centralismo della Regione, che per sua stessa conformazione non può avere conoscenza dei problemi locali dei territori e della periferia zonale. Inoltre, privando i cittadini del diritto di votare i propri rappresentanti, e riducendo il numero dei consiglieri provinciali (selezionati tra gli amministratori locali su liste preordinate) non solo si è annullato il valore democratico e sociale della Provincia, ma se ne è messa in difficoltà presenza ed operatività in tutte le aree.

Nonostante i grandi proclami dell’allora premier Matteo Renzi non si è riscontrato nessun risparmio sulla spesa pubblica, anzi una diminuzione sostanziale dei servizi.

Crediamo la Provincia sia di insostituibile supporto per promozione di sviluppo, programmazione di area vasta, servizi ai piccoli Comuni. Per tali ragioni la stessa deve recuperare il ruolo istituzionale e intermedio fra Regione e Comuni che le ha riconosciuto la Costituzione.

Vorrei con la presente invitare i colleghi consiglieri comunali, gli assessori ed i Sindaci a cogliere l’occasione dell’elezione del nuovo presidente per sollevare una più ampia riflessione sul destino di un ente “assassinato” che pure è di supporto fondamentale al loro corretto e funzionale lavoro istituzionale.

Ne va dell’interesse del territorio e del suo tessuto sociale, economico e burocratico.
"

redazione

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