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Politica | 17 agosto 2022, 10:04

VERSO LE ELEZIONI Centrodestra, Bergesio (Lega) al Senato, Bongioanni (Fratelli d’Italia) alla Camera

Così – ad oggi - lo schema per i collegi uninominali. In salita la strada per il giovane leghista Gastaldi. Monica Ciaburro (FdI) sul proporzionale. Il destino di Perosino (forse sul proporzionale alla Camera per Forza Italia) è nelle mani di Cirio. Uno stormir di fronda può repentinamente cambiare il quadro

VERSO LE ELEZIONI Centrodestra, Bergesio (Lega) al Senato, Bongioanni (Fratelli d’Italia) alla Camera

Se nel centrosinistra l’imposizione da fuori regione di talune candidature e la ricerca spasmodica del posto sicuro da parte degli uscenti stanno ancora suscitando mugugni, nel centrodestra la situazione resta incerta a pochi giorni dalla scadenza dei termini.

Qui – almeno stando ai sondaggi – i posti offrono maggiori garanzie e la ressa è quindi maggiore. Nessuno parla, e non tanto perché non sia loquace, ma perché a livello locale nessuno sa ancora davvero quali saranno le decisioni che lo riguarderanno.

Così nella Lega, dove né il senatore uscente e segretario provinciale Giorgio Bergesio, né il giovane deputato e sindaco di Genola Flavio Gastaldi hanno ancora ricevuto comunicazioni se e dove saranno ricandidati. 

Idem dicasi per Fratelli d’Italia dove Monica Ciaburro, deputata uscente e Paolo Bongioanni, capogruppo regionale attendono decisioni che dovrebbero essere assunte tra domani e venerdì dai vertici nazionali. 

Per Forza Italia – se possibile – il destino del senatore e sindaco di Priocca d’Alba Marco Perosino è ancora più incerto, nonostante a garantire per lui sia, in prima persona, il presidente della Regione, Alberto Cirio.

E allora, per cercare di capirne di più bisogna affidarsi alle scarne indiscrezioni e al metodo deduttivo, sulla base dei pochi paletti che sin qui sono stati posti.

Le liste della Lega – contrariamente all’opinione corrente – sono nelle mani di Roberto Calderoli più che di Matteo Salvini. È infatti il vicepresidente del Senato, marito dell’eurodeputata Gianna Gancia, il dottor sottile delle alchimie politiche. Non che Salvini non abbia peso, ma Calderoli è l’uomo degli algoritmi, delle limature, il politico di maggior esperienza in questo ambito.

Bergesio ha buone speranze di essere candidato sul collegio senatoriale uninominale Cuneo-Pinerolo-Carmagnola o, in subordine, quale capolista, sempre al Senato, sul proporzionale nel Piemonte 2.

Maggiormente in salita la strada del giovane Gastaldi, per il quale il capogruppo e segretario regionale Riccardo Molinari si sta spendendo,  dovendo però fare i conti con le molteplici richieste che arrivano da ogni parte del Piemonte.

Per il giovane sindaco di Genola una candidatura sul collegio plurinominale della Camera potrebbe esserci, ma difficilmente sarà in posizione alta, per cui la sua riconferma a Montecitorio – allo stato dell’arte – appare obiettivamente più difficile.

Il collegio uninominale camerale di Cuneo, dove nel 2018 era stato eletto Gastaldi, che questa volta è notevolmente più esteso, è in predicato per Fratelli d’Italia. A maggior ragione se il Senato viene assegnato alla Lega.

In FdI la consegna del silenzio è assoluta, ma Paolo Bongioanni ci spera ardentemente. Oggettivamente, è l’homo novus di Fratelli d’Italia, nessuno gli può imputare nostalgie, ed è e quello che, più di altri, si presta a fare da frontman nella rosa dei candidati cuneesi mandati a Roma.

L’eventuale controindicazione è semmai legata al fatto che il partito non vuole scoprirsi troppo in Regione dove Bongioanni, in quanto capogruppo, si è  ritagliato una posizione di rilievo.

Chiunque sia il candidato designato dal centrodestra sul collegio camerale Cuneo-Mondovì-Saluzzo – è opinione corrente – ha in tasca la pressochè certa elezione. Questo spiega la ragione del perché sia questo che quello al Senato siano tanto contesi da Lega e FdI.

Per Monica Ciaburro un posto sul proporzionale, verosimilmente alla Camera, nessuno sembra metterlo in discussione.

Se Bongioanni fosse il prescelto e venisse eletto alla Camera, dovrebbe lasciare il posto in Regione al primo escluso della lista di Fratelli d’Italia, Livio Acchiardi, ex sindaco di Dronero.

Per quanto riguarda Perosino, i colleghi di partito di Forza Italia dicono che Cirio si stia battendo come un leone per metterlo capolista sul proporzionale alla Camera nel Piemonte 2.

Un possibile trasloco dunque da Palazzo Madama a Montecitorio, ma in Langa si sono visti “sanmartin” più traumatici.

Tramontata infatti definitivamente l’ipotesi del collegio camerale Alba-Asti.

Così come per il centrosinistra, la candidatura toccherà ad un astigiano. 

Gli ultimi nodi dovrebbero essere sciolti tra domani e venerdì. Basta uno stormir di fronda o – come dice radio padania – una casella che salta a Bergamo per rimettere in discussione l’intero quadro.

Giampaolo Testa

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