Siamo in un paese montano della Valle Stura, Moiola, Piemonte, un borgo alpino di pochi abitanti, dove il tempo scorre tra le mura delle case senza troppi colpi di scena, dove ci si conosce tutti e le novità del paese spesso corrono di bocca in bocca. Anche io per un certo periodo ho vissuto in questo paesino, nella parte più montana, a 1100 metri di altitudine, tutti mi conoscevano, tutti mi chiamavano "quella degli asini", visto che avevo un'asineria, tutti sapevano chi ero. Quando per tornare a casa, passavo davanti al vecchio essiccatoio abbandonato, in piemontese detto "Secou", che era in fase di ristrutturazione, mi chiedevo spesso che cosa sarebbe diventato, ero curiosa e felice di vedere che una parte del paese, da tempo dimenticata, si stava trasformando.
A giugno 2021, il vecchio essiccatoio, ristrutturato, valorizzato e reso un piccolo spazio magico, ha aperto le sue porte ma come per tutte le cose, alle sue spalle c'è una storia, un cambio di vita e un nuovo inizio. Sono andata a scoprire tutto questo!
Dietro questa nuova struttura c'è Simona, con cui ho condiviso qualche ora, sorseggiato un caffè, mentre si è raccontata. Simona, prima di gestire "Lou Estela" era la responsabile di contabilità e fisco in una multinazionale, aveva un ottimo lavoro, ben retribuito con ottime prospettive di carriera, una vita che fa per 15 anni mentre diventa mamma e crea la sua famiglia. Nel 2017 arriva l'ultimo bimbo, ma anche una perdita molto importante, preceduta da un malattia, che vede spegnersi sua mamma, lasciando dolore, sgomento e tempo per riflettere.
La prematura perdita della mamma mette in discussione la vita di Simona, che capisce come tutto possa cambiare rapidamente, come la vita sia preziosa, come sia importante essere padroni del proprio tempo. Quando tutto questo avviene la vita di Simona era ben organizzata, partiva per il lavoro il mattino presto e tornava alla sera, i bimbi passavano il tempo al nido, il lavoro le piaceva, la impegnava moltissimo, ma ciò che faceva era rincorrere la vita! Ti rendi conto di come vivi quando capisci che tutto potrebbe finire e che per tornare al buon vivere qualcosa deve cambiare.
Mettere in discussione la propria vita cosa vuol dire per una donna come Simona? Sicuramente non restare con le mani in mano ma decidere di dedicarsi alla famiglia, crescere i figli, trovare dei ritmi più "umani", cercando un'attività che le permettesse di integrare il reddito e di avere una cosa sua, con cui potesse ritornare ad essere "padrona del suo tempo!" Si licenzia ed inizia così il progetto di ristrutturazione, dove Simona ci mette testa e cuore. Un progetto difficile, realizzato anche grazie ad alcuni risparmi lasciati dalla mamma, che in cuor suo aveva da sempre il desiderio di aprire un B&B. Un progetto dove suo marito diventa supporto e conforto nei momento più difficili.
Nasce così "Lou Estela", La Stella che ora vi presento.
"Lou Estela" è un antico essiccatoio diventato un B&B di charme, dove ogni dettaglio è studiato, dove puoi fermarti, rilassarti, sentirti accolto ed immerso in un ambiente unico, caldo e avvolgente. Si tratta di una struttura unica nel suo genere, due posti letto in un ambiente che nonostante sia piccolo, è molto funzionale e dotato di tutti confort. La camera da letto invita alla pace ed è l'unico posto dove si può trovare traccia di ciò che un tempo era questo luogo, infatti sopra al letto si può ancora vedere un pezzo della griglia sulla quale venivano poggiate le castagne per essere essiccate.
Con una padrona di casa come Simona, non poteva che essere tutto perfetto, come anche la sua scelta di servire un'abbondante colazione a km zero, coinvolgendo i produttori locali di leccornie montane, capace di stupire e soddisfare anche il cliente più esigente. inoltre vi è la possibilità di abbinare al soggiorno molti altri servizi che potete scoprire sul sito http://www.louestela.com
La presenza di Simona è sempre in punta di piedi, lasciando al cliente libero spazio di godere la sua privacy, sfruttando anche l'area verde esterna, dedicata alla struttura.
Due poltrone che si affacciano sulla natura, capaci di trasformare i pensieri in brezza montana, l'inquietudine in pace interiore e la fretta in tranquillità. Seduta proprio lì, affondata in quel tessuto davanti a quella vetrata, con un buon libro in mano, avvolta dal silenzio e persa tra le parole, ho pensato a come questo posto sia stato creato preservando l'antico, a come una volta qui si sarebbe respirato odore di castagne, di come il calore e l'odore della legna, utilizzata per l'essiccatura, fossero parte di queste mura che oggi vivono per una seconda volta.
Un progetto ambizioso, quello di Simona, che l'ha vista fare un salto nel buio, faticare per la sua realizzazione, scoraggiarsi, in alcuni momenti, sentire la mancanza del suo vecchio lavoro che amava, ma che oggi le fa raccogliere tutti i frutti per aver scelto un certo stile, per avere deciso di fare la differenza, per offrire un'ospitalità di charme in un ambiente montano che spesso propone ambienti più rustici.
Simona vive tra campagna e città, l'attuale vita in montagna, e la sua attivitá, le hanno fatto riscoprire la bellezza di potersi concedere delle pause, di essere contornata dalla natura, di dare ai suoi figli un ambiente semplice e vero. Parlando con Simona ci vuole poco a capire che in lei scorre il sangue di una manager, che c'è esperienza e conoscenza e che nulla è stato improvvisato se non l'esito della neo attività, che non si poteva prevedere. Mi dice che ci sono fasi della vita che vanno rispettate e assecondate, lei si è laureata, ha fatto il lavoro dei suoi sogni per un po', e ora fa la mamma e gestisce la sua attività con dedizione e sapendo che è la sua stella! La stella che le ha dato la capacità e la voglia di affrontare un lutto importante, la stella che le ha dato la forza di lasciare il suo vecchio lavoro e di fare la mamma a tempo pieno, la stella che brilla dentro di lei ogni volta che la sua struttura viene citata in qualche rivista importante o qualche cliente lascia una recensione positiva.
"Le cose che scriviamo per noi stessi sono sempre le più sincere..". una frase presa dal libro che Simona ha scritto, liberando nella parole tutto il suo dolore, per la perdita della mamma. ( "La sedia davanti alla finestra" edito da Albatros) Aggiungerei che anche le cose che facciamo per noi stessi sono le più sincere!
Ho conosciuto con piacere Simona, che spesso salutavo ma con cui non ho mai avuto il piacere di conversare, ho apprezzato la sua storia, ho fatto mia la sua ambizione, il suo incoraggiamento a continuare a credere nel mio sogno, il suo spingermi a valorizzare ciò che faccio, a riconoscere il mio talento. Ci sono donne che arrivano sulla mia strada per caso e molte di esse lasciano un segno. Sento subito che si crea istintivamente un legame, che me le fa ricordare nei momenti di difficoltà, di cui sento le parole quando mi pare che tutto possa crollare
"Lou Estela" è un piccolo paradiso dove vale la pena soggiornare, per la sua storia, per Simona che lo ama come fosse il suo quarto figlio, per la sua unicità e perchè passare del tempo in montagna fa bene al cuore a all'anima! Puoi trovare su instagram l'attività di Simona: http://www.instagram.com/louestela_casavacanze
Oggi una storia speciale, che fa conoscere una donna speciale, che, come tutte le donne, nella difficoltà si è tirata su le maniche e, credendo in se stessa, ha realizzato qualcosa di speciale. Seguimi per altre storie uniche. Il mondo ha bisogno di storie belle ogni lunedì te ne regalo una, lascia la tua mail sul mio blog per riceverle tutte. La rubrica Storie di montagna torna domenica prossima! Ciao dalla vostra “Cacciatrice di storie” .