Attualità - 22 agosto 2022, 15:35

Cuneo, nuovo ospedale: partenariato pubblico-privato o 'privatizzazione nascosta'? Sturlese interroga Manassero

Il decano del consiglio comunale chiede alla sindaca di istituire un gruppo di valutazione che vigili sullo 'sbilanciamento' delle decisioni in favore del proponente privato

Cuneo, nuovo ospedale: partenariato pubblico-privato o 'privatizzazione nascosta'? Sturlese interroga Manassero

L'opzione di finanziamento del nuovo ospedale unico della città di Cuneo tramite partenariato pubblico-privato potrebbe rivelarsi una 'privatizzazione nascosta' a maggior danno dell'azienda pubblica?

E' la domanda che il consigliere comunale Ugo Sturlese - e l'intero gruppo Cuneo per i Beni Comuni - si pone nell'interpellanza che verrà discussa nel prossimo consiglio comunale del capoluogo di provincia. E che vede al centro, ovviamente, gli ultimi aggiornamenti sull'iter di realizzazione del nosocomio cuneese (su cui lo stesso Sturlese si è espresso qualche settimana fa).

Con la nuova soluzione i costi raddoppiano, tra rincari e nuovi posti letto
Come comunicato a seguito dell'incontro del 7 agosto tra la sindaca Patrizia Manassero e l'assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi - da cui l'opzione del partenariato è, di fatto, 'saltata fuori' - la nuova modalità di finanziamento prevede un costo di 420 milioni di euro, circa il doppio di quanto previsto nello studio di prefattibilità presentato nel 2020 a causa dell'aumento dei materiali e dei posti letto (che saranno superiori per circa 100 unità).

Costo da spalmare lungo un periodo di almeno 20 anni, e che risulta comprensivo del canone annuale dei sirvizi di supporto gestiti dal privato.

Il progetto fa capo al gruppo Fininc della famiglia Dogliani ed è già stato valutato positivamente in via preliminare dall'IRES Piemonte, prima della disamina del documento di valutazione dei rischi. Entro 90 giorni dovrà sopraggiungere il parere dell'ASO Santa Croce e Carle.

Ugo Sturlese: "Ingiustificata adozione affrettata di forme contrattuali"
"La notizia ha stupito amministratori e cittadini in quanto da oltre un anno si era sempre parlato di voler ricorrere a fondi INAIL, inseriti nelle tabelle degli investimenti dell’Istituto e assunti nella programmazione di indirizzo regionale - commenta Sturlese nel testo dell'interpellanza - . Per questo molti esponenti politici hanno potuto parlare di un comportamento opaco da parte dell’assessore Icardi che ha dato per sicuro, disponibile e operativo un finanziamento che trova difficoltà a calarsi anche in altri importanti ospedali regionali, anche per la incapacità della Regione a trovare le risorse per la progettazione. Ma ciò non giustifica l’adozione affrettata di forme contrattuali che rischiano di diventare sempre piu’ onerose negli anni a venire per l’aumento dei canoni di gestione dei servizi ospedalieri di supporto, e di deprimere conseguentemente le risorse destinate all’assistenza clinica".

"Un'ampia letteratura evidenzia forti riserve sullo strumento del PPP in relazione al più elevato costo del capitale privato rispetto al pubblico utilizzato nei progetti tradizionali, ai costi molto elevati di transazione, ai lunghi tempi richiesti per la stipula di contratti di questa complessità, alla scarsa trasparenza intrinseca a tale procedura per il frequente ricorso del privato a norme di segretezza commerciale, alla possibile diminuzione delle risorse destinate alle prestazioni sanitarie qualora intervenissero richieste di aumento del canone oltre quanto previsto nel contratto" prosegue il decano del consiglio comunale.

Sturlese ricorda anche i vincoli - che definisce come "difficilmente superabili" - posti dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Paesaggistici relativi all'ingresso dell'ospedale Carle, alla collocazione della struttura nel Parco Fluviale e alla presenza nel territorio di importanti canali d'acqua. E interpella quindi la sindaca chiedendo che sospenda la pubblicazione di ogni parere da parte dell'ASO e istituisca un gruppo di valutazione di alta qualità per addivenire a una decisione non sbilanciata a favore del proponente.

Simone Giraudi

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