Casette dell’acqua posizionate nei quartieri di Alba del Centro Storico, Moretta, Mussotto, Piave, San Cassiano/Corso Europa e viale Masera: la soluzione per evitare i danni dovuti ai furti di monete effettuati da una squadra che ha preso di mira queste strutture anche in altre parti della Provincia potrebbe essere l’eliminazione del pagamento con i soldi per prelevare l’acqua.
Ne hanno parlato, nell’incontro svoltosi alcuni giorni fa, gli assessori comunali albesi Massimo Reggio e Lorenzo Barbero, con Maurizio Cauda, Daniela Albano ed i due titolari delle aziende che gestiscono gli impianti. Un dialogo costruttivo che ha tracciato una strada ben precisa: trovare una soluzione per evitare soprattutto i danni provocati per rubare le monetine.
«Come avevamo anticipato ad inizio settembre - afferma Lorenzo Barbero l’assessore con delega alla Polizia - io con altri esponenti comunali abbiamo incontrato i gestori delle casette dell’acqua presenti ad Alba. La priorità è stata quella di trovare una soluzione per evitare i danni provocati durante lo scasso per appropriarsi delle monetine utilizzate dai cittadini per acquistare l’acqua. Danni che superano il valore degli incassi, a detta dei gestori, e abbiamo così ragionato a varie ipotesi risolutive.
Ora siamo rimasti intesi che la miglior soluzione sarebbe quella di ridurre la modalità di pagamento solo con la tessera prepagata ricaricabile tramite totem, da installare presso le attività commerciali presenti nelle vicinanze delle casette dell’acqua. Stiamo valutando i costi e la fattibilità di questa proposta che ci vede tutti d’accordo. In questo modo si eviterebbero eventuali tentativi di furto che si stanno verificando non solo ad Alba, causati da una vera e propria banda specializzata in questo tipo di atto illegale. Ora passiamo alle fase progettuale per vedere se sarà possibile mettere in pratica questa soluzione. Ci saranno novità credo verso fine ottobre».