Ci sono amministrazioni civiche – ormai la maggioranza dei 246 Comuni della Granda è caratterizzato dalla pressochè totale assenza dei partiti – che si sono schierate e altre che invece preferiscono non farlo per non turbare i loro equilibri interni.
L’elezione del presidente della Provincia, in calendario lo stesso giorno delle elezioni politiche nazionali, mai come in questa circostanza - dalla riforma Del Rio - sta suscitando interesse. Un interesse da parte degli addetti ai lavori, ovviamente, trattandosi, come noto, di un’elezione di secondo livello che riguarda soltanto sindaci e consiglieri comunali.
Si tratta comunque di una platea di poco superiore alle 2800 unità che domenica dovrà scegliere tra Roberto Dalmazzo, sindaco di Lagnasco e Luca Robaldo, sindaco di Mondovì.
Se un’amministrazione pur civica come quella di Savigliano, guidata da Antonello Portera, non ha esitato a schierarsi partecipando il sindaco in prima persona all’investitura di Dalmazzo da parte del centrodestra alla Crusà Neira di Savigliano, il suo collega, Giancarlo Panero, sindaco di Verzuolo, cittadina di 6500 abitanti che con Lagnasco confina, mantiene una posizione di neutralità.
“In questa tornata – scrive Panero – la presenza di due candidati ci ha visti totalmente ‘non partecipi’ perché noi consiglieri comunali del gruppo di maggioranza “Panero per Verzuolo Bene Comune” al momento della nostra candidatura alle comunali abbiamo firmato l’impegno totale di non sostenere e di non iscriverci ad un partito per poter essere una lista pienamente civica. La volta scorsa, grazie alla scelta unitaria sul nome del sindaco di Cuneo unico candidato, avevamo dato convintamente il nostro contributo. Preciso, comunque, che come consiglieri comunali saremo attivi elettori”.
Il sindaco di Verzuolo invita il nuovo presidente e i parlamentari a rilanciare il ruolo della Provincia quale ente intermedio tra Regione e Comuni e auspica il ritorno all’elezione diretta da parte dei cittadini degli organi provinciali.
“La Provincia dovrà attivare – chiede Panero – incontri periodici con le Consulte dei sindaci delle varie zone in modo da fungere da coordinamento per scelte territoriali quali sanità, scuole, viabilità, ferrovie, ambiente”.
Panero torna poi a spezzare una lancia a favore di quello che è diventato un suo cavallo di battaglia: la consegna regolare della posta in tutti i paesi della Granda. E per questo rivolge sin d’ora un appello a coloro che saranno eletti domenica 25 settembre.
“Il nuovo Parlamento – sostiene – deve riottenere la consegna della posta quotidiana in tutti i Comuni, superando la consegna a giorni alterni. In altre parole – conclude – l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni riesamini positivamente l’ambito di applicazione degli obblighi di servizio universale”.