"Abbiamo bisogno di sapere": lo dice da tempo la sindaca di Roccavione Germana Avena.
Il tema è quello del tunnel di Tenda e dei lavori non solo per la canna bis ma anche e soprattutto, allo stato attuale, del ponte all'uscita della galleria, senza il quale la stessa galleria sarebbe inutile. Un ponte a campata unica, di 70 metri, a scavalco della grande frana causata dalla tempesta Alex a inizio ottobre del 2020.
Il 6 settembre scorso c'è stata la Conferenza Intergovernativa Italia-Francia, che ha dato parere positivo alle varianti del progetto esecutivo sul cantiere del Tenda bis, scarìturite in risposta alle numerose osservazioni mosse dai cugini d'Oltrale.
I sindaci, a metà agosto, avevano fatto una serie di domande al commissario straordinario Nicola Prisco collegato da Milano. E sempre la Avena aveva evidenziato come lui, dalle parti del Tenda e della Valle Vermenagna, non si fosse mai fatto vedere. Al contrario del suo pari francese, ogni giorno nelle zone alluvionate della Val Roya.
Domani il commissario Prisco ci sarà. A Cuneo, in Prefettura, incontrerà non solo i sindaci della Valle, quindi di Limone Piemonte, Vernante, Robilante e Roccavione; ci sarà anche la sindaca di Borgo Roberta Robbione e quella di Cuneo, Patrizia Manassero.
Prisco sarà presente con alcuni funzionari dell'Anas e non è escluso che ci sia anche l'assessore Marco Gabusi.
Sul tema Tenda, negli ultimi mesi, le rassicurazioni non sono mancate, in particolare sul rispetto dei tempi: tra un anno la nuova canna del tunnel sarà percorribile. Sul come restano dei dubbi, dopo che è emersa l'ipotesi di una configurazione di cantiere e di un senso unico alternato, almeno inizialmente, oltre che di una safety car ad aprire il percorso nella galleria.
Tutte domande che domani verranno rivolte a Prisco. Tempi, modi e inizio dei lavori del ponte. Prisco risponderà, finalmente, in presenza.