Confartigianato Imprese Cuneo questa mattina, mercoledì 21 settembre, ha incontrato i candidati alle elezioni del 25 settembre.
Erano presenti: Giorgio Maria Bergesio (Lega), Mauro Calderoni (Partito Democratico), Enrico Costa (Azione), Monica Ciaburro (Fratelli d'Italia), Luigi Marattin (Italia Viva), Marco Perosino (Forza Italia), Paolo Radosta (Italexit con Paragone).
Ad aprire il dibattito è stato il presidente di Confartigianato Imprese Cuneo Luca Crosetto: “Abbiamo deciso di incontrare i candidati di ogni schieramento per proporre le tesi di Confartigianato, non solo Cuneo ma del sistema nazionale. In primis c'è la questione del caroenergia, poi i costi delle materie prime e i crediti di imposta legati al Superbonus. Ma anche il tema infrastrutture e digital divide. Parliamo di gravi problemi che rendono le nostre imprese ancora più in difficoltà”.
In apertura è stato proiettato un filmato con le interviste a tre artigiani in difficoltà. Il panettiere Alessandro Vicendomini (That's amore in frazione Confreria di Cuneo): “La bolletta elettrica di luglio è schizzata da 850 euro a 4mila. Ad agosto abbiamo lavorato solo una settimana e ci sono arrivati 1.900 euro da pagare. Temiamo per quella di settembre che potrebbe arrivare a 7mila euro. Se continua così l'unica possibilità per noi è chiudere”.
Giovanni Gardini (Imbalplastil di Boves): “Noi siamo un'azienda energivora e ci siamo visti quadruplicare la bolletta che è arrivata a 122mila euro. Non so per quanto ancora possiamo reggere”.
Mauro Sarotto (Sarotto Group Narzole): “I Superbonus ha dato linfa e incrementato il lavoro, ma poi il Governo ha cambiato le carte in tavola e ci troviamo con cifre importanti bloccate nel cassetto fiscale”.
“Dobbiamo poter programmare le nostre aziende per lo meno annualmente non di certo a livello settimanale – continua Crosetto -. Non possiamo avere una politica e un Governo che cambia le regole in corso e soprattutto che non difenda le nostre aziende sul tema energia”
“Le nostre richieste sono urgenti – gli fa eco il vicepresidente di Confartigianato Imprese Cuneo Michele Quaglia -. Abbiamo bisogno di certezze e governabilità, di programmi a medio e lungo termine. Oggi sentiremo tante parole, speriamo siano tradotte nei fatti”
“Stiamo scontando da anni ormai un sistema per cui la filiera decisionale si è allontanata dall'Italia – conclude il presidente di Confartigianato Piemonte Giorgio Felici -. Parli con persone preparate e in buona fede ma che non decidono. Con la devoluzione al sistema comunitario la popolazione, i cittadini e le imprese sono in mano alle multinazionali. Questo dramma delle bolletta che quadruplicano è una rapina, chiamiamole col loro nome. Questo è colpa del fatto che non c'è uno Stato che fa da cappello e che tuteli i cittadini e le imprese. Chiediamo che la politica entri pesantemente sui temi come la riforma fiscale, che sblocchi i crediti legati al superbonus e che faccia tutte quelle operazioni necessarie ad avviare le infrastrutture. Oltre al problema del digital divide. Ma soprattutto che la politica si riappropri del ruolo di tutela e garanzia dei cittadini e delle imprese”.