“Sono solo un povero frate che prega”, diceva di sé Padre Pio. “Guardando a questo testimone, guardiamo innanzitutto alla sua capacità di donarsi. Ci indica la dimensione essenziale della nostra esistenza di credenti e discepoli. Un Santo che si è fatto strumento di Cristo soprattutto nel confessionale, aiutando il Signore nell’opera di salvezza e orientando all’Eucaristia di cui si nutriva.
La figura del Cireneo del Gargano ci richiama a farci pane per gli altri e Padre Pio è il cireneo di Cristo che ci ricorda la nostra responsabilità e ci aiuta per adempierla, per non restare spettatori indifferenti e compiere quel poco di bene che ci otterrà una quantità smisurata di gloria”. Così padre Francesco, nell’omelia pronunciata durante la Messa officiata nella chiesa di Santa Maria degli Angeli in occasione della festa di San Pio da Pietrelcina.
La sua morte è ricordata il 23 settembre, giorno in cui la Chiesa Cattolica lo venera come Santo. È stato canonizzato nell’anno 2002 da San Giovanni Paolo II, dopo un processo di canonizzazione che si è concluso a tempi di record.
Erede spirituale di San Francesco d’Assisi, Padre Pio si adoperò con tutte le sue forze per la salvezza delle anime e anche quest’anno i Frati Cappuccini di Bra hanno invitato la popolazione a farne memoria.
Le celebrazioni, in programma già dalla mattina, sono state pure l’occasione per sottolineare l’etica che muove l’azione degli Enti di volontariato, come la Protezione Civile, di cui Padre Pio è patrono e per rimarcare il senso di riconoscimento verso quanti operano nelle emergenze al servizio della cittadinanza.
Per i tutti è stata una grande gioia sostare in preghiera in onore dell’amato San Pio da Pietrelcina, a dissetarsi della grazia che, a fiumi, scaturisce ancora dall’incontro con lui, con la sua spiritualità, i suoi insegnamenti e il suo cuore di Padre.