“Che la sindaca richiami i suoi assessori. Non possono permettersi di non rispondere alle domande dei consiglieri”. Tuona così Giancarlo Boselli, nella conclusione del suo intervento in consiglio comunale nella serata di oggi (martedì 27 settembre). Argomento del dibattere il progetto di recupero dell’ex policlinico di Cuneo e la “mancata risposta” dell’assessore Alessandro Spedale alle istanze presentate da Boselli in un incontro tenutosi lo scorso agosto.
“Serve che si convochi il prima possibile la II^ commissione consiliare – ha detto Boselli – e che assessore e sindaco si presentino con risposte chiare sui problemi relativi alla stipula della convenzione”.
Anche Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni) è intervenuto, appoggiando la richiesta di informazioni del collega degli Indipendenti: “Dietro a scelte come questa ci sono questioni che si rifletteranno sul futuro della città. Perché le cose procedono lentamente, dopo anni di discussioni?”
La richiesta di proroga dei proponenti
L’assessore Spedale, nel proprio intervento di risposta, ha illustrato l’iter del piano di recupero. Avviato il procedimento nel giugno 2019, la commissione urbanistica aveva affrontato la questione in un incontro l’anno successivo, a cui erano seguite diverse interlocuzioni tra i proponenti e la commissione locale del paesaggio che avevano comunque portato all’adozione del piano da parte della giunta nel gennaio 2021. La finestra per la presentazione delle osservazioni si è conclusa il 29 marzo dello stesso anno e la giunta ha ufficialmente approvato il piano di recupero il 27 gennaio 2022.
“Un iter tutt’altro che breve, che ho illustrato a Boselli durante il nostro incontro ad agosto – ha detto Spedale - . E all’epoca pensavamo di essere ormai pronti alla firma della convenzione ma a seguito della nuova norma regionale in materia urbanistica, entrata in vigore il 31 maggio 2022, i proponenti hanno richiesto una proroga di otto mesi per rivedere ancora il progetto”.
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