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Attualità | 27 settembre 2022, 15:11

Da corso Nizza al Liceo Ego Bianchi di Cuneo, la protesta anti-Meloni [FOTO]

Cartelli appesi al cancello dell'istituto di corso De Gasperi e un grande lenzuolo nel corso centrale della città

Foto prese da Facebook, tranne quella scattata in corso Nizza, di Targatocn

Foto prese da Facebook, tranne quella scattata in corso Nizza, di Targatocn

Sono decine i cartelli appesi al cancello dell'istituto Ego Bianchi, il liceo artistico-musicale di Cuneo, in corso De Gasperi. Un filo li unisce: il dissenso e la protesta per il risultato delle Politiche, che hanno decretato la vittoria di Fratelli d'Italia e della sua leader Giorgia Meloni, futuro premier.

"Famiglia tradizionale è dove c’è amore!"; "NO razzismo, NO xenofobia"; "Cuneo antifascista, fuori i fascisti da questa città" e molti altri sono i messaggi che si possono leggere.

Da ieri, a Milano, gli studenti stanno occupando alcuni istituti, proprio per protestare contro l'esito elettorale. A Cuneo non si è arrivati a tanto, ma è comunque un segnale da parte dei giovani, attraverso il quale esprimono il loro no al modello di società proposto da Fratelli d'Italia.

Non solo gli studenti. C'è anche la signora Mariagrazia Morelli, che vive in corso Nizza, ad esprimere il suo dissenso rispetto alla vittoria di Fratelli d'Italia. In piena città campeggia un grande lenzuolo con la scritta "No Meloni" assieme alla bandiera arcobaleno.

La signora Morelli ha 87 anni e non è nuova a queste iniziative. "Per quanto possano servire, certo. Ma voglio che tutti sappiano che non sono d'accordo con quello che dice la Meloni, con la sua ideologia e le sue proposte".

Moglie dell'avvocato Antonio Sartoris, a gennaio scorso, quando tra i papabili candidati al Quirinale si faceva il nome di Silvio Berlusconi, con il marito aveva esposto un lenzuolo con la scritta "No Berlusconi". A casa e anche al balcone della sede della Fondazione Casa Delfino, che affaccia in piazza Galimberti.

Poi, una decina di giorni fa, un verbale da parte degli agenti di Polizia Municipale per avere esposto la scritta "No Salvini", ravvisabile come propaganda elettorale, non possibile nei 30 giorni che precedono il voto.

Ora il dissenso è verso la Meloni. "Terrò il lenzuolo fino a quando verrà formato il governo. E le dirò che negli ultimi tre giorni, sul campanello, mi sono trovata del nastro adesivo con un insulto. Ma io vado avanti, voglio esprimere pubblicamente che non condivido le idee della Meloni e di Fratelli d'Italia".

Simonelli-Allione

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