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Eventi | 27 settembre 2022, 12:36

La piaga del caporalato in due incontri tra Saluzzo e Cuneo

Giovedì 29 settembre si torna a parlare di sfruttamento lavorativo nelle campagne con la presentazione del libro di Marco Omizzolo “Per motivi di giustizia”

Immagine di repertorio

Immagine di repertorio

La provincia di Cuneo detiene un triste primato: è nella Granda che si è arrivati alla prima condanna per caporalato del Nord Italia, con la sentenza di primo grado dell'11 aprile del 2022 emessa dal tribunale del capoluogo nel processo “Momo”.

Ed è proprio per parlare di caporalato e di sfruttamento lavorativo nelle campagne del nostro Paese che giovedì 29 settembre, a Saluzzo e a Cuneo, Marco Omizzolo presenterà il suo ultimo libro “Per motivi di giustizia”, edito da People. 

Un libro che è un viaggio tra le storie di vita di lavoratori e lavoratrici che si ribellano alla schiavitù del lavoro e in particolare del padronato capitalista, delle agromafie e del caporalato. Storie di donne e uomini che esprimono e rappresentano un'Italia che non si arrende, nonostante il razzismo, il lavoro forzato, la schiavitù, le mafie e una profonda e strumentale indifferenza che è propedeutica a questo sistema. Vicende che riguardano le vite di molti braccianti, uomini e donne, migranti e italiani, ribelli per scelta alla schiavitù dei padroni e dei padrini d'Italia. Storie, infine, che caratterizzano anche il Saluzzese e il Cuneese, territori tutt'altro che esenti da questi episodi di sfruttamento. 

La prima tappa del duplice appuntamento è prevista giovedì 29 settembre alle ore 14:30 a Saluzzo presso la Sala Tematica de Il Quartiere (ex Caserma Musso), dove l'autore dialogherà con l'avvocata Valentina Sandroni, ed è organizzata all'interno della rassegna “Trame di Quartiere” in collaborazione con Libera Piemonte. La seconda tappa sarà sempre giovedì, alle ore 18:30 a Cuneo presso la Birrovia Vecchia Stazione, dove a dialogare con Marco Omizzolo sarà Virginia Sabbatini di Saluzzo Migrante, su organizzazione di Cuneo Possibile. 

L'autore. Sociologo Eurispes e presidente di Tempi Moderni. Si occupa di mafie, di tratta internazionale e di caporalato. Ha lavorato come bracciante infiltrato in diverse aziende agricole dell’Agro Pontino, reclutato da caporali indiani, per studiare il grave sfruttamento dei migranti in agricoltura. Ha continuato i suoi studi in India seguendo un trafficante di esseri umani per indagare il sistema di tratta internazionale. È stato animatore a Latina il 18 aprile 2016 dello sciopero di oltre quattromila braccianti indiani contro caporali e padroni e dell’occupazione di varie aziende agricole locali. Lo sciopero è stato replicato il 21 ottobre del 2019. Nel 2019 è stato nominato, dal Presidente Mattarella, Cavaliere della Repubblica per meriti di ricerca e impegno contro il caporalato e lo sfruttamento.

C. S.

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