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Attualità | 29 settembre 2022, 17:20

In bassa Valle Stura manca l'acqua, il presidente di ACDA: "Situazione tragica, le sorgenti esposte al sole sono asciutte"

La rabbia degli abitanti della zona: "Vediamo scendere camion carichi d'acqua e noi siamo senza". Livio Quaranta: "Quell'acqua viene da altre sorgenti. Non c'entra con quelle che alimentano la rete dei paesi". Il sindaco di Gaiola: "E' vero, ma sembra una beffa"

In bassa Valle Stura manca l'acqua, il presidente di ACDA: "Situazione tragica, le sorgenti esposte al sole sono asciutte"

E' pesantissima la crisi idrica in alcuni paesi della bassa Valle Stura. Da una decina di giorni, spesso più volte al giorno, salgono le autobotti e riempiono le vasche a Gaiola, Roccasparvera, in alcune frazioni di Demonte, in particolare Rialpo e San Lorenzo e in alcune borgate di Moiola. 

Sono praticamente asciutte o con portate ridotte al minimo - passate da dieci a due litri al secondo - le sorgenti esposte al sole, quelle a sinistra dello Stura, scendendo a valle. Viene portata l'acqua dell'acquedotto di Cuneo, che ha la fortuna di essere alimentato da sorgenti più profonde, anche se in deficit di almeno il 30%.

La conferma arriva da Livio Quaranta, presidente ACDA e residente proprio a Gaiola. "La situazione è tragica, ma ormai in tutta la fascia temperata dell'Occidente. Effetto dei cambiamenti climatici. Non avevo mai assistito ad una crisi di questa portata. Sopra Vinadio le cose vanno leggermente meglio, ma solo perché non ci sono più i turisti e si sono ridotti i consumi. Anche lì c'è poca acqua".

C'è poi la rabbia degli abitanti della Valle, che vedono scendere centinaia di camion carichi di milioni di metri cubi d'acqua ogni giorno, portata chissà dove, quando loro che ci vivono non ne hanno.

Quaranta evidenzia come le due cose non siano in alcun modo collegate: "Sant'Anna preleva da un'altra zona, che nulla ha a che fare con le sorgenti a secco. Le cose non sono collegate. Il problema è la mancanza di precipitazioni".

Paolo Bottero, sindaco di Gaiola e residente a Pietraporzio, per cui diviso tra la bassa e l'alta valle, conferma ciò che dice Quaranta: "L'attività di Sant'Anna non c'entra in modo diretto, perché le falde da cui preleva sono a destra dello Stura. Ma un ragionamento va assolutamente fatto: siamo nella stessa valle. Avere la più importante azienda produttrice di acqua privata d'Italia e tra le principali d'Europa e avere dei paesi in asciutta nella stessa valle è una beffa. Per i non addetti ai lavori sembra che Acqua Sant'Anna porti via l'acqua della valle: non è così e lo sottolineo. Dopodiché andranno fatti dei ragionamenti, perché se la situazione di crisi idrica dovesse continuare, si dovranno usare le risorse idriche per la gente della valle".

Aggiunge: "Nessuno poteva prevedere una situazione come questa, interi versanti in asciutta in 12 mesi, con solo 4 o 5 precipitazioni importanti nel corso dell'anno."

Conclude ancora Quaranta: "Sono preoccupato. Se non avremo un autunno piovoso, con l'arrivo del gelo, rischiamo davvero di non avere acqua, perché la poca presente nelle sorgenti ghiaccerà e non sarà utilizzabile. Anche arrivare alle vasche, che sono sempre a monte dei paesi, sarà davvero complicato. Ribadisco: la situazione è preoccupante, forse difficile da interpretare nella sua reale portata".

Barbara Simonelli

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