Ben 100 gli scatti selezionati ed esposti, celebrando il fotografo americano considerato, da oltre cinquant'anni, una delle voci più autorevoli della fotografia contemporanea. Ieri pomeriggio, mercoledì 29 settembre, al Filatoio di Caraglio è stata davvero una giornata importante: ad essere inaugurata la mostra fotografica "Steve McCurry. Texture".
Grande la partecipazione. A presentare il progetto, moderati dal direttore di Fondazione Artea, Davide De Luca, il sindaco di Caraglio, Paola Falco, il presidente della Fondazione Artea, Marco Galateri di Genola, la curatrice Sudest57, Biba Giacchetti, e la responsabile Collezione tessile Fondazione Antonio Ratti, Maddalena Terragni.
Da parte di McCurry non sono solo un'ammirevole abilità nel fotografare, ma anche nello sguardo. Un richiamo alla pazienza del tessere quella sua ricerca e sensibilità, l'intreccio di lineamenti, espressioni, colori e peculiari particolarità. Fotografie che divengono, così, veri e propri racconti dal forte impatto emotivo, nelle quali ogni dettaglio assume una straordinaria ed eloquente importanza.
Vita vissuta, curiosità ed aneddoti sono riportati a fianco di alcuni dei 100 scatti, mentre di tutti il riferimento al luogo. Il celebre fotografo indaga il rapporto intrinseco tra l'essere umano ed il modo di vestire, acconciarsi e apparire, accompagnando i visitatori in un viaggio di scoperta, tra etnie, popoli e culture differenti.
Quel "Texture", appositamente scelto nel titolo della mostra, significa "testo" e "narrazione", ma anche "intreccio" e "tessuto". Al centro delle prime sale, è possibile ammirare esposti anche dei tessuti, in un emozionante richiamo ai luoghi lontani raccontati, come anche alla storia del luogo: il Filatoio di Caraglio è, infatti, il più antico setificio ancora esistente in Europa. Rappresentando un edificio unico nel panorama europeo, sia da un punto architettonico che museale, è stato classificato dal Consiglio d'Europa "Monumento storico di rilevanza mondiale".
La mostra, infine, consente di trovare tutte le più celebri fotografie di McCurry, come l'icona Sharbat Gula, in una vera e propria retrospettiva dei suoi molteplici progetti.
Il progetto, curato da Biba Giacchetti con il contributo di Maddalena Terragni, è promosso e realizzato dalla Fondazione Artea, in collaborazione con Fondazione Filatoio Rosso, Civita Mostre e Musei, Sudest57 e Fondazione Antonio Ratti. Vede il patrocinio del Comune di Caraglio e dell'ATL Cuneese, il contributo della Fondazione CRC e della Fondazione CRT ed il sostegno della Banca di Caraglio.
L'esposizione sarà aperta fino a domenica 29 gennaio 2023, visitabile il giovedì ed il venerdì dalle ore 15 alle ore 19, mentre il sabato, la domenica e nei giorni festivi dalle ore 10 alle ore 19.
Per info: www.fondazioneartea.org / www.filatoiodicaraglio.it