"Siamo il grido altissimo e feroce di tutte quelle donne che più non hanno voce".
Questo è stato il leitmotiv che ha guidato al sit-in organizzato a Cuneo dall'ANPI, dall'associazione medici e farmacisti democratici iraniani residenti in Italia e dall'associazione Iran Libero e Democratico, in segno di solidarietà a Masha Amini e a tutte le donne iraniane.
Oltre 150 le persone, donne e uomini, presenti in in piazzetta Audifreddi per manifestare, insieme a tantissimi rappresentanti delle istituzioni locali e territoriali.
“Un momento di riflessione e di solidarietà per Masha Amini di 22 anni, picchiata violentemente, incarcerata e morta tre giorni per avere i capelli fuori dal velo." - dicono gli organizzatori - " Per Hadis Najafi, una delle ragazze simbolo della protesta, uccisa a 20 anni da sei proiettili. Per le 300 persone, donne e uomini, che sono stati ammazzati. Per gli oltre 13000, numero in difetto, arrestati fino ad oggi. Noi non possiamo lasciarli soli”.
"Non si può restare indifferenti a ciò che sta succedendo oggi in Iran." - aggiuneva in una nota l'ANPI Mondovì, presente all'evento di oggi - "Possiamo, anzi dobbiamo e soprattutto vogliamo manifestare tutto il nostro sdegno e la nostra rabbia perché nel 2022 lì si perde la vita per un velo indossato male, perché in nome di un’ideologia religiosa stravolta ed aberrante qualcuno si ritiene legittimato a percuotere fino ad uccidere una ragazza di 22 anni".